ROMA (WSI) – Le promesse di Mario Draghi cadono nel vuoto. Con le parole di Ardo Hansson, la Bce gela l’Fmi; proprio qualche ora fa il direttore Christine Lagarde aveva chiesto all’Eurotower di acquistare titoli di stato, a causa del rischio di recessione alto nell’Eurozona.
Ma Ardo Hansson, governatore della banca centrale dell’Estonia, e membro del Consiglio direttivo della Bce, ha affermato che un vero quantitative easing (allentamento quantitativo attraverso l’acquisto di titoli di stato dei paesi dell’Eurozona)” in stile Fed non è in agenda. Almeno per ora.
“Sul quantitative easing non e’ stata presa alcuna decisione. In pentola c’e’ gia’ molto, dunque è prematuro mettere altre misure sul tavolo” ha sottolineato il governatore della banca centrale estone. “E’ stata posta spesso la questione se la Bce abbia la possibilità, il desiderio o la necessità di comprare titoli di stato. E’ una decisione, penso, per il futuro”, ha concluso.
Ieri Lagarde aveva lanciato un chiaro avvertimento: “esiste il serio rischio che una recessione si verifichi se non si farà nulla”. Viceversa, “se saranno messe in atto le giuste politiche, se tutti i Paesi faranno quello che devono fare, si può evitare” una recessione, ha detto.