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Borsa Milano rimbalza: Ftse Mib chiude a +2,8%

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MILANO (WSI) – Chiusura in forte rialzo per la Borsa Italiana, che oggi indossa la maglia rosa come migliore piazza europea. Nel finale il Ftse Mib guadagna il 2,79% a 19,057 punti trainato dal rimbalzo dei titoli bancari.

La speranza di nuovi interventi a sostegno dell’economia da parte della Bce e il rimbalzo generalizzato dopo il calo di ieri hanno sostenuto i listini azionari europei. Gli investitori mantengono infatti un atteggiamento prudente in attesa della pubblicazione, domenica, dei risultati degli stress test dell’Eurotower sulle banche continentali.

Brillante recupero anche per Mediaset, ieri tra i peggiori, mentre ha fatto peggio dell’indice World Duty Free, penalizzata dalle indiscrezioni sul ‘no’ dell’autorita’ aeroportuale spagnolo alla richiesta della societa’ di rinegoziare i contratti di affitto. Poco mossa Luxottica, in attesa di capire come si chiudera’ la partita per la nomina del nuovo vertice.

Sul mercato dei cambi, dopo essere risalito oltre quota 1,28 dollari fino a un massimo a 1,2840, l’euro e’ tornato sui suoi passi per chiudere al di sotto dei livelli di ieri. La moneta unica cale 1,2722 dollari (1,2782 ieri) e 135,79 yen (136,61), mentre il rapporto fra dollaro e yen si attesta a quota 106,74 (106,88). Poco mosso, infine, il prezzo del petrolio: il future dicembre sul wti segna +0,1% a 82,8 dollari al barile

Ad alimentare gli acquisti, la notizia che la Bce sta prendendo in seria considerazione l’ipotesi di comprare bond societari sul secondario e potrebbe iniziare già a partire da dicembre.

Le indiscrezioni di Reuters danno un’ulteriore spinta alla Borsa di Milano, che dopo un avvio negativo ora accelera al rialzo, e fanno invertire rotta ai titoli di Stato dell’area periferica europea. I tassi su bond portoghesi, spagnoli e italiani scendono sui minimi di giornata stando agli aggiornamenti sugli schermi Tradeweb.

Focus sulla pubblicazione del Pil cinese relativo al terzo trimestre del 2014, che ha segnato una crescita +7,3%, al tasso più basso in più di cinque anni, ovvero dal 2009, ma superiore alle attese degli analisti.

Attenzione anche all’Italia, dal momento che si fa sempre più concreta la probabilità di una manovra aggiuntiva. In particolare Manuel Barroso avrebbe intenzione di insistere con la richiesta di un aggiustamento strutturale dello 0,5% (l’Italia ha programmato solo lo 0,1%). Vale a dire che Renzi e Padoan dovrebbero trovare oltre 8 miliardi per ridurre il disavanzo.

Lo spread Btp-Bund chiude in deciso ribasso a 164 punti base, con un rendimento del decennale italiano al 2,51%.

In calo l’azionario asiatico, che riduce i guadagni della vigilia, i più alti in due anni, esattamente dal settembre del 2012. Dopo il rally +4% del giorno prima, l’indice Nikkei della Borsa di Tokyo è stato colpito da forti prese di profitto, e ha ceduto oltre -2%.

Shanghai ha limato inizialmente le perdite di inizio seduta dopo la pubblicazione del Pil cinese, per poi tornare in rosso, e cedere -0,73%. Hong Kong piatta, indice coreano Kospi -0,77%, indice australiano S&P/ASX 200 +0,11%.

Riguardo alle materie prime, i futures sul petrolio salgono +0,53% a $83,15 al barile, mentre l’oro avanza +0,32% a $1.248,70.

In ambito valutario, l’euro vira in ribasso, con -0,25%, a $1,2766, dollaro/yen -0,09% a JPY 106,84.