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Wall Street: seduta di realizzi. Corre il dollaro

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NEW YORK (WSI) – Wall Street chiude negativa dopo aver invertito la rotta verso meta’ seduta. Alcuni analisti parlano di prese di profitto dopo il rally di questi due ultimi giorni, realizzi che sarebbero confermati dal contemporaneo balzo della volatilita’ nell’ultima ora di contrattazioni: il Vix e’ in aumento del 12,69% a 18,12 punti.

Nel finale, il Dow Jones cede lo 0,93% a 16.461 punti, in Nasdaq arretra dello 0,83% a 4.383 punti e l’S&P 500 cala dello 0,74% a 1.927 punti. Il petrolio ha terminato ai minimi dal giugno dal 28 giugno del 2012: il contratto a novembre ha perso 1,97 dollari a 80,52 dollari il barile.

Nel frattempo, i titoli di Stato americani chiudono in calo con rendimenti in rialzo al 2,22% per il benchmark decennale e al 2,99% per il titolo trentennale. Sui mercati valutari, di rafforza il dollaro contro le principali valute. L’euro scende torna sotto 1,27 dollari a 1,2648 dollari mentre il biglietto verde avanza a 107,17 yen.

Sul fronte macro, i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati in settembre dello 0,1%. Secondo i dati del dipartimento del Commercio, nel mese sono saliti della medesima percentuale dello 0,1% anche i prezzi al consumo al netto delle componenti energetica e alimentare.

Su base annua, i prezzi al consumo sono cresciuti in settembre dell’1,7% e anche in questo caso il medesimo rialzo e’ stato calcolato per il solo indice core. Secondo i dati del governo, in settembre i prezzi dell’energia sono calati in settembre dello 0,7% (terzo mese consecutivo di ribassi) mentre i prezzi dei prodotti alimentari sono saliti dello 0,3%.

Il dato allenta i timori che l’inflazione, a livelli storicamente bassi, potesse scendere ulteriormente. Su base annua, i prezzi al consumo sono cresciuti dell’1,7%, sotto il target del 2% fissato dalla Federal Reserve. Cio’ permette alla banca centrale americana di essere paziente prima di alzare i tassi di interesse, specialmente quando in Europa c’e’ lo spettro della deflazione.

Gli investitori intanto continuano a domandarsi se l’economia globale in rallentamento minaccera’ la crescita di quella americana e se la Banca centrale europea si stia preparando a nuove misure di stimolo. Inoltre c’e’ tensione in vista di domenica, quando l’Eurotower pubblichera’ l’esito di stress test e asset quality review condotti su circa 130 banche europee.

In riferimento a quanto riportato dall’agenzia di stampa spagnola ‘Efe’, secondo cui 11 gruppi – tra cui tre italiani – non supereranno tali esami, l’istituto guidato da Mario Draghi ha definito come “assolutamente speculativa” ogni ipotesi circolante prima del 26 ottobre.

Resta intanto sotto i riflettori la stagione delle trimestrali. Circa l’80 per cento delle società dello S & P 500 che ha pubblicato i risultati ha battuto le stime sugli profitto, mentre il 61 per cento ha superato le previsioni sui ricavi.

A livello societario, Yahoo (+4,5%) festeggia la trimestrale che ha beneficiato della vendita di una quota di Alibaba durante il collocamento azionario del gruppo cinese, di cui e’ azionista. Tupperware Brands ha nuovamente tagliato l’outlook per l’anno: il produttore di contenitori per alimenti ha registrato un calo degli utili trimestrali del 35%, effetto del rafforzamento del dollaro e del rallentamento delle vendite nei mercati emergenti.

Boeing ha battuto le attese sia sul fronte dei profitti sia su quello dei ricavi. Il colosso dell’aerospazio ha alzato le previsioni per l’intero anno ma il titolo cede terreno. Anche il colsso chimico Dow Chemical ha superato il consensus. Il business delle stampanti ha pesato sui ricavi di Xerox, che pero’ ha superato di 1 centesimo le stime sul fronte degli utili per azione.

Tesla Motors risente della decisione della tedesca Daimler di vendere la sua quota del 4% nel gruppo californiano dell’auto elettrica. Inoltre il Michigan e’ diventato il quinto stato americano a vietare la vendita diretta di vetture Tesla. Il fornitore di Apple, GT Advanced Technologies, ha raggiunto un accordo con il produttore dell’iPhone che permettera’ la pubblicazione di informazioni legate alla sua bancarotta.