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Dopo 10 anni Eni perde il primato nell’industria italiana, sorpasso di Fiat

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ROMA (WSI) – Il gruppo Fiat ha sorpassato Eni come primo gruppo industriale italiano. Il sorpasso è avvenuto nel corso del primo semestre 2014, con il gruppo Exor che ha realizzato vendite per 58,1 miliardi contro i 56,6 miliardi del colosso petrolifero.

Se i numeri saranno confermati sull’intero anno, si tratterebbe della perdita del primato di Eni dopo un decennio incontrastato di supremazia. E’ questa la più rilevante novità della consueta classifica dell’Ufficio Studi di Mediobanca sulle principali società italiane, che da anni non vedeva ribaltoni al vertice.

Nel 2013 il primato è in mano tuttavia ancora all’Eni, che ha mantenuto lo scettro di regina degli utili: lo scorso anno il fatturato, seppur in contrazione del 9,8%, è stato di 114,7 miliardi, tallonato subito dietro da Exor-Fiat che, con ricavi per 113,7 miliardi (di cui 54,3 mld in capo a Chrysler). Da sottolineare, comunque, come le vendite domestiche contano per appena l’8% del giro d’affari.

Exor-Fiat primeggia anche nella classifica di gruppo con il maggior numero di dipendenti. Ma sempre meno lavorano in Italia.

L’azienda conta a fine 2013 quasi 306mila addetti, in aumento del 6,5% rispetto al 2012: non accadeva dal 1989 che si superasse quota 300mila, anche se la distribuzione geografica era ben diversa: allora l’80% lavorava nel nostro Paese, oggi ne resta poco più del 26%.

Invariate la terza, quarta, quinta e sesta posizione con Enel, Gse, Telecom Italia e Finmeccanica.

Edison è settima (dalla nona posizione) grazie anche al calo delle vendite di Esso Italiana (ottava) che le fa perdere quasi tutto il vantaggio sulla nona piazza occupata dalla Edizione dei Benetton, anch’essa scesa di una posizione.

Stabili nella top20 stilata dall’Ufficio Studi di Mediobanca troviamo Saras e Poste Italiane al decimo e undicesimo posto.

Per quest’ultima, si segnala che se i premi assicurativi del gruppo (13,2 mld) fossero sommati ai ricavi postali e finanziari, emergerebbe un gruppo da 22,6 miliardi, sesto assoluto nel rank 2013, davanti a Finmeccanica.

Kuwait Petroleum sale di una posizione (da 13esima a 12esima) per l`uscita di Erg (passata alla posizione 22 dopo la cessione della raffineria Isab a Lukoil). Recuperano tre posizioni Ferrovie dello Stato (13 da 16) e Luxottica (14 da 17). In quindicesima piazza si trova Prysmian scesa dalla quattordicesima. I supermercati Esselunga di Caprotti sono 16esimi (+2 posizioni da 18esimi), segue TotalErg (da 15esima a 17esima). Pirelli passa da 20esima a 18esima.

Ge Italia Holding (già Nuovo Pignone) è l’unica new entry della Top20 e si piazza in 19esima arrivando dalla 29esima posizione, grazie all`ampliamento del perimetro di consolidamento (Sondex e GE Avio). Chiude la Top20 A2A.

In sintesi, nella Top20 nove delle prime 20 societĂ  italiane appartengono al settore energetico, cinque alla gestione di infrastrutture o ai servizi con soli sei gruppi operanti nella manifattura (Fiat/Exor, Finmeccanica, Luxottica, Prysmian, Pirelli e Ge Italia). Tre di questi hanno un fatturato italiano uguale o inferiore al miliardo. Sette gruppi sono a proprietĂ  pubblica, otto includendo Edison che fa capo a EdF. Quelli a controllo straniero sono cinque.

Il quadro manifatturiero sarebbe meno desolato, rileva l’indagine, se si considera che alcune importanti attività industriali, riconducibili a proprietà italiana, non sono comprese nella graduatoria che riguarda le sole imprese con sede in Italia. Per esempio il Gruppo Techint, nel cui perimetro la ricade Tenaris della famiglia Rocca, ha raggiunto nel 2013 quota 19,1 miliardi di euro di ricavi e sarebbe il sesto gruppo italiano dietro Telecom. Il gruppo Ferrero, nella sua configurazione mondiale sotto la holding lussemburghese Ferrero International S.A., ha raggiunto gli 8,1 miliardi nel 2013 e si piazzerebbe in 12esima posizione. (TMNEWS)