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Lloyds, utili balzano +41%. Ma banca verso 9.000 tagli e chiusura 150 agenzie

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ROMA (WSI) – La banca britannica Lloyds Banking Group (LloY), la più grande in Gran Bretagna nel settore dei mutui, ha annunciato un piano di tagli triennale di 9.000 posti di lavoro. Una strategia spiegata dall’amministratore delegato Antonio Horta-Osorio, 50 anni, che ha aggiunto che saranno chiuse anche 150 agenzie, e in generale saranno tagliati costi per 1 miliardo di sterline entro il 2017, per facilitare la ripresa del business, in un momento in cui aumenta il numero dei clienti che si rivolgono all’online banking.

La banca, di cui lo Stato britannico è ancora azionista minoritario, non è riuscita a ripristinare l’erogazione dei dividendi, dal momento che si è trovata costretta ad accantonare ulteriori 900 milioni di sterline al fine di coprire i costi dei risarcimenti pagati ai clenti a cui erano stati venduti erroneamente strumenti assicurativi sui pagamenti.

Il bilancio del terzo trimestre ha messo in evidenza un aumento degli utili al lordo delle tasse e delle voci straordinarie +41% a 2,16 miliardi di sterline, meglio di quanto atteso dal consensus. Il titolo ha perso da inizio 2014 -4,5%, ma oscilla ancora al di sopra di 0,61 sterline, valore in prossimità del quale lo stato britannico ha reso noto di poter raggiungere il break even dopo il bailout da 20 miliardi di sterline. Lo scorso marzo, lo stato ha venduto una partecipazione detenuta nell’istituto per 4,2 miliardi, rimanendo con una quota nel capitale pari al 25%.

Lloyds, che conta secondo il suo sito 88.000 dipendenti full time, ha eliminato più di 37.000 posti di lavoro dal bailout del governo, avvenuto nel 2008.