ROMA (WSI) – UBS, la banca numero uno in Svizzera, ha riportato nel terzo trimestre utili al di sotto delle stime, causa l’impatto di costi legali che continua a sostenere.
Il colosso svizzero guidato dal ceo Sergio Ermotti ha accantonato una somma di 1,84 miliardi di franchi svizzeri (l’equivalente di $1,94 miliardi) in previsione delle spese legali connesse all’inchiesta sulla manipolazione dei tassi di cambio. Spese che, ha ammesso UBS, rimarranno elevate per “il prossimo futuro”.
Stando a quanto riporta Bloomberg, grazie a un credito di imposta di 1,32 miliardi di franchi, gli utili netti di UBS sono stati di 762 milioni di franchi, contro i 577 milioni di franchi dello stesso periodo dell’anno precedente. Il valore è stato però inferiore agli 804 milioni di franchi attesi in media da sette analisti intervistati da Bloomberg.
In un’intervista rilasciata al canale televisivo Cnbc, Ermotti ha ammesso che i problemi di natura economica e geopolitica stanno danneggiando il business, e che i clienti sono “molto preoccupati”.
Le quotazioni di UBS hanno reagito bene alla pubblicazione del bilancio, salendo +3,1% a 15,90 franchi svizzeri a Zurigo.
I titoli sono scesi quest’anno -6%, facendo peggio dell’indice bancario europeo dello Stoxx 600, in calo -1,1%.