Economia

Manifattura giù, fabbriche italiane tagliano posti

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ROMA (SI) – Il settore manifatturiero dell’Eurozona resta bloccato sull’orlo di una fase di stagnazione.

A giudicare dall’analisi delle società dell’area euro, la crescita di Germania, Olanda, Irlanda e Spagna è stata pressoché completamente annullata dal ritorno alla contrazione dell’Italia (a 49 punti, minimi di 17 mesi) e dalla persistente debolezza della Francia (minimi di 2 mesi).

Il PMI generale del blocco a 18 ha registrato un miglioramento lieve a 50,6 in ottobre, sopra i minimi di 14 mesi toccati a settembre (50,3). Un incremento così timido è insufficiente a rilanciare l’economia zoppicante della regione.

Sono molte le aziende ad aver riportato un calo degli ordini. In Italia tale sviluppo ha portato diversi datori di lavoro a tagliare personale.

I dati del PMI mandano un messaggio chiaro sullo stato di salute dell’economia della regione: dopo essersi fermata l’estate scorsa, la fine dell’anno non sarà migliore.
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Francia e Italia, in particolare, rimangono i due anelli deboli della catena manifatturiera d’Europa, come sottolineato da Howard Archer di IHS Global Insight.

Il PMI tedesco è salito a 51,4 punti il mese scorso, in rialzo dai 49,9 di settembre.