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Telecom a due facce: profitti migliorano, ricavi in calo -6%

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ROMA (WSI) – I conti trimestrali riportati da Telecom Italia hanno registrato un rallentamento sul versante del fatturato, ma hanno invece visto un miglioramento per quanto riguarda i profitti.

Il gruppo di telecomunicazini ha infatti archiviato i primi 9 mesi dell’anno con un utile netto consolidato di 985 milioni di euro a fronte di una perdita di 902 milioni di euro nello stesso periodo del 2013 per la svalutazione dell’avviamento.

I ricavi sono stati pari a 15,972 miliardi, per un calo del 6% in termini organici rispetto ai primi 9 mesi del 2013. L’indebitamento pari a 26,572 miliardi si è ridotto di 800 milioni rispetto al 30 giugno 2014.

L’Ebitda dei primi nove mesi del 2014 è stato pari a 6.588 milioni di euro e diminuisce, rispetto allo stesso periodo 2013, di 552 milioni di euro (-7,7%), con un’incidenza sui ricavi del 41,2%, in miglioramento di 0,5 punti percentuali (40,7% nei primi nove mesi del 2013).

In termini organici l’Ebitda si riduce di 450 milioni di euro (-6,4% e l’incidenza sui ricavi diminuisce di 0,2 punti percentuali (41,2% nei primi nove mesi del 2014 a fronte del 41,4% nei primi nove mesi del 2013). L’Ebit dei primi nove mesi del 2014 è pari a 3.393 milioni di euro; nei primi nove mesi del 2013 era invece pari a 1.483 milioni di euro e scontava l’impatto della svalutazione dell’avviamento attribuito alla cash generating unit core domestic per 2.187 milioni di euro.

La variazione organica dell’Ebit è positiva per 1.934 milioni di euro; escludendo anche la svalutazione dell’avviamento, la variazione organica rispetto ai primi nove mesi del 2013 sarebbe negativa per 253 milioni di euro.

Gli investimenti industriali dei primi nove mesi del 2014 sono pari a 2.640 milioni di euro, con un decremento di 397 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2013. Il flusso di cassa della gestione operativa è positivo per 2.272 milioni di euro (positivo per 2.456 milioni di euro nei primi nove mesi del 2013).

“I segnali di miglioramento che arrivano dal mercato domestico sono ormai una realtà”, ha sottolineato l’amministratore delegato Marco Patuano, secondo cui “abbiamo superato la stagione della ‘guerra dei prezzi‘ contrapponendo la nostra politica incentrata sulla qualità del servizio a quanti prospettavano per il settore una competitività basata esclusivamente su continui ribassi, che avrebbe portato solo al declino”.

“I nostri investimenti stanno portando risultati concreti – ha aggiunto – e ad oggi sono più di 150.000 i clienti che si sono abbonati al servizio Tuttofibra, e stiamo procedendo con una media di oltre 1.500 nuovi contratti al giorno. Anche nella telefonia mobile, il 4G è ormai una tecnologia matura che sta entrando nell’uso quotidiano e che differenzia la nostra offerta rispetto a quella dei nostri competitor. Il rilancio della società è partito dal mercato italiano”.

Sui risultati si è espresso anche il presidente Giuseppe Recchi secondo cui per sviluppare l’ultrabroadband fisso e mobile la società sta “investendo fortemente sia in Italia sia in Brasile. E lo sta facendo “in un’ottica di compatibilità finanziaria”.

“In Italia – ha aggiunto ecchi – con circa 3 miliardi all’anno, siamo la prima società per investimenti e stiamo portando avanti un piano di copertura ultrabroadband che ha già raggiunto 100 città con la fibra e oltre 2500 comuni con la telefonia mobile Lte”.

L’obiettivo dell’azienda è “mantenere la leadership tecnologica e le promesse fatte sullo sviluppo delle infrastrutture nel nostro Paese”.

(DaC)