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OW Bunker rischia di fallire dopo caso di frode

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SINGAPORE (WSI) – Una frode da 125 milioni di dollari potrebbe costringere il gruppo petrolifero OW Bunker a fare ricorso all’amministrazione controllata.

L’azienda danese, che si è quotata al Nasdaq OMX Nordic in marzo nella seconda maggiore Ipo nel paese scandinavo dal 2010, è caduta vittima di una frode commessa dagli alti dirigenti della sua filiale di Singapore, dove ha sede operativa la Dinamics Oil Trading.

L’entità della truffa non è ancora chiara, ma in un comunicato la società fa sapere che “i risultati preliminari suggeriscono una potenziale perdita di circa $125 milioni“.

“La società è a rischio di fare default. Abbiamo deciso di fare ricorso a un processo di ristrutturazione in tribunale”, ha dichiarato a Reuters il presidente Niels Henrik Jensen.

Il gruppo, il terzo per portata del fatturato in Danimarca, ha infatti presentato istanza in tribunale per la ristrutturazione di due grandi società.

Dopo essere stata costretta a rivedere l’esposizione della gestione del rischio, OW Bunker ha scoperto ingenti perdite, che si sono andate ad aggiungere al rosso di $24,5 milioni annunciato il 23 ottobre scorso.

L’azienda fornitrice di carburante alle navi, al momento in trattativa con le 13 banche finanziatrisci a cui deve $750 milioni, ha licenziato il capo della gestione del rischio ed EVP Jane Dahl Christensen.

La Dinamics Oil Trading è stata fondata nell’ottobre del 2012 ed è capitanata dall’AD Lars Moller, in precedenza al timone della OW Bunker a Singapore.

(DaC)