MILANO (WSI) – È bastata l’opinione di un reputato giornalista di Reuters per rimettere subbuglio sui prezzi di Borsa della travagliata banca più vecchia al mondo.
Il titolo di Mps è stato sospeso dalle contrattazioni, con gli operatori che citano le valutazioni espresse da Neil Unmach circa una possibile offerta di Bnp Paribas sull’istituto senese.
Secondo l’editorialista l’operazione avrebbe senso per tutti, sia per Bnl, controllata di BNP, che per MPS.
Le sinergie sono calcolate nell’ordine dei 3,4 miliardi di euro. L’operazione, riferisce sempre l’agenzia di stampa inglese, avrebbe il vantaggio di trasformare Bnl dal sesto al terzo gruppo bancario del paese, dietro a Unicredit e Intesa Sanpaolo.
Sui mercati l’azione è riammessa alle contrattazioni con un rialzo del 3,45% a 0,6880 euro.
Secondo l’opinionista in passato “il peso dei rischi ha sempre prevalso sui vantaggi potenziali”, ma ora che la Fondazione si è defilata diventando un socio di minoranza la situazione è cambiata. E i “poteri italiani, in particolare la Banca d’Italia, vedrebbe con favore un acquirente straniero”.
Senza dimenticare che l’asset quality review e il prossimo aumento da 2,5 miliardi di euro “stanno dando solidità ai conti del Monte dei Paschi”.
In una notizia separata, la Consob ha prorogato il divieto di assumere o di incrementare posizioni short sui titoli Mps e anche di Banca Carige, due delle banche italiane che sono state bocciate agli stress test della Bce.
Il divieto, che vale anche sugli strumenti finanziari derivati che hanno come sottostante le azioni di Mps o di Banca Carige, scade il prossimo 27 gennaio.
La misura si applica anche alle negoziazioni effettuate al di fuori dei mercati italiani e quelle giornaliere.
Fonte: Reuters
(DaC)