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Intesa Sanpaolo accelera in Borsa dopo i conti positivi

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ROMA (WSI) – Una crescita dell’utile sostenuta e diffusa in tutte le sue divisioni: Intesa Sanpaolo ha di che gioire per i risultati trimestrali appena approvati dal CdA.

Il profitto netto dei primi nove mesi si è attestato a 1,203 miliardi, in rialzo dell’88% rispetto all’analogo periodo 2013.

A Piazza Affari il titolo viene premiato e segna un progresso del 2% a 2,29 euro.

L’AD Carlo Messina ha confermato gli impegni presi nel piano industriale e uno stacco della cedola dell’entità e durata promessa.

“Nonostante le indubbie difficoltà che l’economia italiana sta affrontando siamo in grado di confermare tutti gli impegni assunti con il piano d’impresa, compresa la distribuzione di almeno 10 miliardi di dividendi nei prossimi quattro anni”, si legge in un a nota.

“I risultati di oggi dimostrano inoltre che non mancano le opportunità per una creazione di valore significativa, grazie alla nostra ampia base di clientela in particolare nel settore del risparmio gestito”.

Con un utile netto effettivo superiore a 1,6 miliardi, in crescita di oltre il 150% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, Intesa si può dire che la banca abbia mantenuto i suoi impegni.

“Questi risultati confermano la posizione di Intesa Sanpaolo tra le migliori banche europee non solo per gli eccezionali punti di forza in termini di solidità patrimoniale già evidenziati dal recente Comprehensive Assessment della Bce, ma anche per crescita della redditività, con un aumento a due cifre dell’utile ante imposte e delle commissioni nette che è risultato il più elevato tra le banche europee”.

Guardando avanti la priorità rimane inseguire la stabilità e preservare la solidità di patrimonio nel 2014. L’istituto pone l’accento sulla “sostenibilità dei risultati da conseguire”.

Nel diffondere i conti fiscali, Intesa sottolinea che gli obiettivi reddituali “saranno affiancati dalla continua attenzione al profilo di rischio e liquidità e alla solidità patrimoniale”.

“Saranno costantemente presidiate l’efficienza, la produttività e la qualità dell’attivo”, si legge nella nota. Le azioni di repricing anche nell’anno in corso “consentiranno di contenere in parte le ripercussioni dello sfavorevole contesto atteso sui tassi di mercato”.

(DaC)