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PMI italiane, cresce interesse per i minibond. Investitori stranieri fanno la fila

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NEW YORK (WSI) – Cresce l’interesse nei minibond come strumento che le Pmi possono utilizzare per reperire capitali preziosi da canali alternativi alla quotazione in Borsa.

La conferma arriva dal successo di un sito specializzato in materia, nato solo un mese fa, e dai dati dei primi sei mesi dell’anno.

Tra gennaio e giugno – secondo un’indagine Advam Partners presentata ieri in una conferenza presso Borsa Milano – la quota di investitori stranieri che puntano sulle imprese italiane è salita del 51%, a fronte del 2% del 2010.

Dal 7 novembre, poi, le Pmi italiane possono presentare al Gestore del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese le richieste di garanzia per i mini bond. Il fondo, riferisce la Cgia di Mestre, consentirà di reperire risorse economiche sul mercato mediante strumenti finanziari a cui prima non poteva accedere.

Uno strumento utile per gli investitori sul tema arriva da Minibonditaly.it, piattaforma Internet, che oggi festeggia un mese dal lancio, attraverso la quale è possibile reperire, grazie ad aggiornamenti quotidiani, le informazioni relative a tutto ciò che riguarda i minibond in Italia.

Una fonte di approfondimenti, appuntamenti, seminari e workshop importante per gli addetti ai lavori spiazzati dagli ultimi eventi macro e dalle ultime oscillazioni sui mercati.

Oltre alle informazioni quotidianamente aggiornate e disponibili sul portale, da giovedì 30 ottobre è stato dato avvio al servizio di newsletter, grazie al quale tutti gli utenti registrati, ricevono settimanalmente una sorta di report settimanale con tutti gli articoli e gli approfondimenti della settimana appena conclusa.

A un mese dal lancio, le visite al sito sono in costante aumento, 1000 accessi unici, 5000 pagine visualizzate, il 50% da Milano, il resto da tutta Italia e anche da diversi paesi del mondo (UK, USA, Francia, Germania, Olanda, Spagna, Irlanda, Russia ed Emirati Arabi, per citare i principali). L’80% di chi visita il sito per la prima volta ci torna almeno una seconda volta. Il 25% di accessi viene effettuato da mobile (iPhone e iPad principalmente), il resto da pc.

“Un banco di prova indicativo del forte interesse che ruota attorno al progetto e più in generale a strumenti di informazione semplici, completi e di qualità”, ha commentato Andrea Silvello, managing director di Business Support, la società di consulenza e advisory finanziaria che ha sviluppato e gestisce il portale Minibonditaly.

“Questi primi risultati sono molto importanti per poter ulteriormente ottimizzare, sia da un punto di vista tecnologico che di customer experience, questo potente strumento a disposizione gratuitamente di tutti i professionisti e gli interessati al mercato dei minibond in Italia”.

(MT-DaC)