ROMA (WSI) – Non solo l’Europa rischia di non crescere. Il rischio numero uno è infatti quello di una ricaduta nella recessione, la terza. E’ l’avvertimento che arriva direttamente da Jean-Michel Six, capo economista Emea di Standard&Poor’s, che afferma senza mezzi termini che i rischi di un triple dip, appunto terza recessione, “sono aumentati”.
“Avvicinandoci al 2015 dobbiamo riconoscere che la ripresa ha perso molto slancio”, ha detto Six, affermando che una terza recessione avrebbe un “effetto deleterio”. Il rischio è “molto presente” e può essere contrastato con una comune visione europea. Solo così l’Europa può farcela e l’Unione europea dovrebbe sicuramente prendere esempio, secondo Six, dal successo “strepitoso” della sonda Rosetta.
“La sonda Rosetta è un progetto partito nel 2004 e dopo dieci anni, pur con qualche problema iniziale, sono arrivati i risultati, che sono spettacolari è un progetto europeo, non si è avuto bisogno di aiuti americani o russi e questo successo è stato possibile perché c’era una visione comune che si è sviluppata a livello europeo e ci si è detti dove volevamo essere tra dieci anni”. Secondo Six bisogna puntare sugli investimenti, sulle infrastrutture che “non creeranno subito risultati ma creano una visione”.
“Guardiamo a Rosetta – ha detto Six – è possibile farlo, altrimenti rimarremo tutta la vita indietro”. Il capo economista dell’Ema dell’agenzia di rating sembra avere fiducia nelle misure che la Bce si dice pronta a varare per sconfiggere le minacce che incombono sull’Europa. “Oggi sembra che siamo vicini a un altro set di misure non convenzionali aggressive da parte della Bce. Da tempo si dice che la Bce dovrebbe introdurre strumenti non convenzionali entro fine anno e inizio 2015 e noi prevediamo che la Bce entri davvero nel territorio degli strumenti non convenzionali”
“Draghi ha letto Machiavelli e ha un modo di sviluppare la politica monetaria diverso da Trichet e l’asta Tltro è stato l’ultimo tentativo di convincere gli scettici, i tedeschi, che gli strumenti convenzionali non funzionano e anche il secondo round lo dimostrerà”. (Lna)