ROMA (WSI) – Diego Della Valle, patron della Tod’s – il cui titolo tra l’altro sta registrando cali pesanti a Piazza Affari dopo un bilancio che non ha convinto affatto i mercati -lancia stoccate contro la Fiat, diventata Fiat Chrysler Automobiles (FCA).
Intervistato da Enrico Mentana nell’ambito di un convegno organizzato in Borsa da Pambianco e Deutsche Bank, Della Valle ha affermato che Luca Cordero di Montezemolo è stato allontanato dalla presidenza della Ferrari in modo “vergognoso” e che il motivo è evidente: la Ferrari ha salvato questo bidone”, che è Fiat.
“Si poteva fare meglio, in modo più educato”, ha rilevato. Della Valle ha poi aggiunto. “La quotazione della Ferrari significa depauperare l’azienda, perché quando sarà quotato un pezzettino per una cifra enorme servirà a coprire i debiti di Fca e magari anche a fare macchine, perché prima o poi Sergio una macchina la farà. Non so se io la vedrò, ma forse mio figlio. Il resto se lo prendono gli azionisti”.
“Il nostro rispetto va a chi queste cose non le fa. Bisogna capire quanto male hanno fatto queste famiglie al Paese”. Riferendosi nuovamente all’Ipo di Ferrari e all’assegnazione delle azioni della rossa di Maranello agli azionisti Fiat: “Anche se si tratta di un’operazione lecita, e io comunque andrei a controllare, moralmente non lo é. E questo bisognerebbe dirlo”.
Della Valle non si è fermato qui, affermando che “quello in Rcs è stato un investimento del tutto sbagliato da parte mia”. Da segnalare che secondo le ultime risultanze Consob, il numero uno della Tod’s deterrebbe una quota del 7,2%. “Pensavo di poter portare la voce dell’impresa, ma nel posto dei poteri forti, che erano quasi tutti mummificati e autoreferenziali. Una roba indecente. Noi valiamo cento volte di più di quella gente lì”.
“Non sono riuscito quasi a toccare palla. Quel mondo comunque per fortuna se ne sta andando. Ci sono dei rimasugli e l’Italia non cambierà finché rimarranno questi rimasugli”, ha detto ancora Della Valle che non ha però voluto rispondere al termine del convegno a chi gli chiedeva se dunque a questo punto voglia dismettere la quota in Rcs.
Nel commentare il tonfo del titolo Tod’s, Della Valle ha assicurato: “dopo 12-13 anni siamo molto contenti di essere quotati in Borsa”. L’imprenditore si è detto “sereno”, precisando che “bisogna guardare al medio-lungo periodo, stare sereni e non farsi stressare da una Borsa che chiede verifiche ogni tre mesi”.
Rilasciati commenti anche sulla situazione generale del Made in Italy: “Per fare in modo che il Made in Italy che è in Italia possa continuare a rimanerci e quello che ha delocalizzato possa tornare in Italia basterebbe uno sconto fiscale e tutto tornerebbe subito nel nostro paese”. Di fatto, “una detassazione per tutti quelli che producono Made in Italy al cento per cento in Italia credo che aumenterebbe le entrate fiscali, non le abbasserebbe”.
E sulla politica: “Si approvi il prima possibile la legge elettorale. Si vada a votare il prima possibile, perché fare altri due anni così significa uccidere il Paese”.
“Penso che una volta completata la legge elettorale si debba andare alle elezioni il prima possibile. Il mio auspicio è anche che dalle elezioni arrivi qualcuno che possa comandare davvero e possa lavorare con una squadra preparata”. (Lna)