BRUXELLES (WSI) – Il mercato numerico, che ha contribuito a modellare le nostre abitudini di vita uotidiane, nella sfera personale, familiare, sociale, professionale e urbana, è ancora troppo frammentato in Europa. Regole e norme diverse in ciascun paese membro rendono la vita complicata alle imprese, ostacolando l’innovazione e la creazione di nuovi posti di lavoro.
Motivo per cui, in una regione che conta 25 milioni di disoccupati e prospettive di occupazione pessime, almeno sul breve termine, la Commissione Ue vuole fare dell’economia su Internet la priorità. Un plan de bataille pour concrétiser le marché unique numérique sera annoncé au début de 2015.
La nomina Günther Oettinger, commissario uscente all’Energia, per il portafoglio “Economia e società numerica” pone l’accento sull’importanza che il settore rappresenta per l’Europa.
Ritenuta da molti competente e efficace – ha portato a termine con successo i negoziati per assicurare l’approvvigionamento di gas in Ucraina in inverno nonostante i problemi con la Russia – la Germania ha già dato un po’ di piste su come muoversi: investire nelle infrastruttre delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), sopprimere i costi per le chiamate da e verso l’estero (roaming), aiutare l’innovazione nell’ambito del programma Horizon 2020, sostenere le Piccole e medie imprese, proteggere maggiormente i diritti d’autore e proteggre i consumatori, il cui potere d’acquisto ha perso forza dopo lo scoppio della crisi del debito.
Per mostrare l’importanza accordata al settore, il neo presidente della commissione Jean-Claude Juncker ha scelto come vice presidente del «Mercato numerico unico una figura di spicco, l’ex primo ministro estone Andrus Ancip.
Una serie di attività legate ai TIC (Internet ad alta velocità, shopping online, telefonia mobile, social media e cloud) stanno già trasformando l’economia europea. Un esercito di ingegneri, informatici e altri specialisti concepiscono, sviluppano e mettono in commercio programmi e app diventati indispensabili per la vita quotidiana.
Finanza, salute, trasporti, produzione, distribuzione, ma anche intrattenimento e cultura, sono i settori toccati dalla rivoluzione del numerico. Ma il cambiamento in atto non è ancora ottimale, secondo l’Unione Europea.
Per superare la frammentanzione dei mercati l’idea è di arrivare a un mercato numerico unico. Durante un’udienza al Parlamento europeo lo scoro settembre, Günther Oettinger ha affermato che l’Ue soffre di tale frammentazione dei mercati, che vede ciascun paese imporre proprie norme e regolamenti. “È un freno all’attività delle aziende, all’innovazione, alla crescita e alla creazione di posti di lavoro”, secondo lui.
(DaC)