ROMA (WSI) – Telecom Italia ha avviato un percorso per diventare public company ed è in questa direzione di conseguenza che va anche la composizione del CdA, formata per la maggior parte da indipendenti.
Lo ha sottolineato l’AD di Telecom, confermando le voci dei giorni scorsi circa Tim Brasil con una frase sibillina: “Il tema sarà il Brasile”.
Il 7 novembre lo stesso Marco Patuano aveva precisato che il piano A di Telecom è restare in Brasile con le attività che ha, ma allo stesso tempo le cose potrebbero cambiare. A proposito di una possibile fusione con Oi aveva detto che “è obbligatorio esplorare un’opportunità strategica così importante”.
Durante il board straordinario, convocato per venerdì prossimo, il consiglio potrebbe di conseguenza dare mandato ai manager del gruppo di realizzare un’analisi delle opzioni strategiche possibili in Brasile.
Patuano ha affrontato diversi temi, spendendo parole anche sull’evoluzione dell’azionariato e sugli attuali azionisti di riferimento.
“Abbiamo avviato un percorso verso la public company. In questa direzione va anche la composizione del board, formata per la maggior parte da indipendenti”.
“Non stiamo rispondendo a un azionista di riferimento, ma lavoriamo nell’interesse dell’azienda. Poniamo l’azienda al di sopra dell’intesse degli azionisti”, ha detto Patuano.
La società di punta nelle telecomunicazioni vorrebbe avere nell’azionariato investitori di lungo termine, anche se va riconosciuto che “gli investitori di lungo termine non hanno bandiera: il mercato è fatto di investitori di lungo e breve termine”.
Il presidente del gruppo tlc ha negato l’ipotesi di una separazione della rete, gettando acua sul fuoco delle speculazioni. “Abbiamo una rete capillare, importante, che va potenziata e amplificata – ha detto Giuseppe Recchi, precisando che è da lì che l’azienda partirà.
Intervistato al convegno organizzato dall’azienda di Tlc in cooperazione con l’Ocse, Recchi ha detto che le ipotesi sono “solo fantasie”. “Ci sono personaggi che arrivano e inventano business plan”.
“Telecom è un’azienda privata che investe fortemente nel paese” e “un Paese senza grandi aziende non va da nessun parte”.
(DaC)
