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Goldman Sachs scommette sul dollaro. Parità con l’euro più vicina di quanto si creda

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NEW YORK (WSI) – Goldman Sachs prevede che l’euro e lo yen continueranno a perdere terreno nei confronti del dollaro. La moneta unica, stando all’outlook sul 2015 stilato dal colosso Usa, si attesterà a $1,15 entro la fine del prossimo anno, e raggiungerà la parità con il dollaro nel 2017; lo yen scivolerà ulteriormente e un dollaro sarà scambiato a JPY 130 entro la fine del 2015. Di fatto, la forza del dollaro sarà uno dei temi dominanti sui mercati.

Goldman prevede anche “un nuovo ordine” sul mercato del petrolio, dopo il tonfo di $30 a partire dalla metà di questanno.

Nella nota, la banca scrive che “sebbene sia naturale assistere a un periodo di consolidamento dopo movimenti così forti, è importante notare che le sorprese al ribasso non sono finite. L’espansione nella capacità dei servizi petroliferi degli ultimi anni dovrebbe portare a una deflazione dei costi tra il 5 e il 15%”.

Da considerare poi “le sorprese positive dal lato dell’offerta in Libia e il fatto che il prossimo anno l’Iraq e l’Iran potrebbero ulteriormente rafforzare un mercato già caratterizzato da un eccesso di offerta”. Gli effetti domino saranno “significativi”, rendendo più alti i rischi al ribasso di altre commodities come rame e alluminio, e scatenando spinte disinflazionistiche in tutto il mondo.

Permarrà la divergenza tra i mercati dei paesi avanzati, dal momento che il gap di crescita tra gli Stati Uniti e l’Europa continuerà a essere ampio. Gli Stati Uniti rimarranno il motore dell’economia globale, ma sia il Giappone che l’area euro potrebbero segnare lievi miglioramenti, almeno su base annua. Sulla crescita della Cina, atteso un rallentamento a un tasso del 6-7% nei prossimi due anni.

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CNBC