BRUXELLES (WSI) – Per svalutare l’euro ancora una volta sono sufficienti le promesse di Draghi.
La moneta unica ha immediatamente bucato la soglia di $1,25 nei confronti del dollaro dopo che il presidente della Bce Mario Draghi ha aperto nuovamente all’ipotesi di nuovi interventi di accomodamento monetario.
La valuta condivisa finisce a 1,2472 dollari a metà mattina. Prima che Draghi aprisse bocca aveva segnato un massimo di seduta a 1,2568 dollari.
La Bce “fara’ ricorso a tutti gli strumenti che ha a disposizione, nell’ambito del suo mandato, per ricondurre l’inflazione ai valori obiettivi senza ritardi ingiustificati”, ha affermato Draghi.
Le parole hanno un effetto immediato anche sul mercato del debito fisso. I rendimenti Btp a 10 anni sono scesi a un nuovo minimo storico al 2,24%.
Non è la prima volta che le dichiarazioni del banchiere romano infiammano i mercati. Nel luglio del 2012 aveva promesso che farà “tutto il possibile” per salvare l’euro. Come conseguenza allora si sono calmierate le tensioni, in particolare sui titoli di Stato dei paesi periferici dell’area della moneta unica.
(DaC)