ROMA (WSI) – A dispetto della crisi, sale, secondo l’ultima rilevazione dell’Indice di Benessere Finanziario (IBF) di ING Bank il comfort finanziario complessivo percepito dalle famiglie italiane.
A settembre 2014 l’Indice passa infatti a 42,2 punti, crescendo di 0,5 punti rispetto a marzo 2014 e assestandosi ai livelli del dicembre 2012. L’Indicatore (IBF) misura il benessere percepito in relazione alle sei dimensioni della finanza personale (risparmio, reddito, bollette e spese, investimenti, debito a lungo e a breve termine) su una scala da 0 a 100, dove 100 rappresenta il massimo comfort, 50 il medio e 0 il massimo disagio.
“Anche nella rilevazione autunnale l’Indice di Benessere Finanziario (IBF) continua il trend di lieve recupero rispetto al minimo storico. Nel complesso, tuttavia, emerge un quadro ancora contrastato, nel quale l’assenza di crescita economica continua a condizionare molte delle dimensioni della finanza personale degli italiani. I risparmiatori del nostro Paese stanno probabilmente stabilizzando il proprio paniere di spesa e recuperando qualche spazio per accantonare risparmi che registrano infatti un IBF in miglioramento, seppur contenuto” ha commentato Paolo Pizzoli, Senior Economist di ING Bank Italia.
Nel dettaglio, la dimensione dell’IBF relativa agli investimenti si attesta a 55,8 punti, in calo rispetto a marzo 2014 (58,3) ma in lieve rialzo se paragonata a settembre 2013 quando era stata rilevata a 55,3 punti. Sul fronte dei risparmi, invece, il livello di comfort è salito a 38,5 punti rispetto ai 37,8 punti di un anno fa.
Disomogeo il trend a livello geografico. Con 45,3 punti il Nord Ovest risulta l’area geografica dove il comfort finanziario è più elevato, seguito dal Nord-Est e dal Centro a pari merito con 42,7 punti. Ancora una volta i più pessimisti si mostrano gli abitanti del Sud e delle Isole con un Indice IBF di 36,7 punti, sostanzialmente stabile rispetto alla primavera 2014
Stabile la dimensione reddituale che registra a settembre 2014 il punteggio di 43,2, valore costante rispetto a marzo 2014. Cresce, invece, la dimensione delle spese di casa e bollette che, dopo la stabilità registrata da settembre 2013 a marzo 2014 quando si era attestata a 43,5 punti, raggiunge 44,2 punti.
Per quanto riguarda il comfort relativo ai debiti a lungo termine a inizio autunno 2014 il dato si attesta a 36 punti, in calo rispetto alla precedente rilevazione.
Dal punto di vista anagrafico il movimento più rilevante riguarda la fascia 35-44 anni, dove livello di comfort recupera circa 2 punti rispetto a marzo 2014 attestandosi a 41,8, segnale questo di un progressivo miglioramento del sentiment percepito.
Infine, segnali di ottimismo arrivano dalla sfera femminile. Rispetto agli uomini, il cui dato a settembre 2014 è in discesa (da 42,7 a 40,7 punti), la percezione del comfort finanziario da parte delle donne sale a 43,8 punti con un significativo incremento rispetto alla scorsa primavera (40,7). Le italiane, quindi, dimostrano di avere ritrovato la capacità di affrontare con positività la sfera economica e di essere fiduciose nel futuro.
(MT)