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Borsa Milano in ripresa con banche, voci M&A spingono Tiscali (+5,2%)

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MILANO (WSI) – Borsa Milano archivia in progresso una seduta volatile che è terminata sotto i massimi di giornata. Sostenuto dall’interesse per le banche, in particolare Popolari e UBI Banca, il Ftse Mib fa registare un rialzo del +0,42% a 20.009,83 punti. In Europa il paniere di riferimento FTSEurofirst 300 è
praticamente piatto.

I Buy sul comparto finanziario sono diffusi in tutta Europa, con il paniere di riferimento che aumenta di oltre 1%, così come quello italiano. Si interrompe la corsa di World Duty Free, dopo i rumor circa un potenziale partner strategico. Le voci di M&A sospingono anche Tiscali, che avanza +5,2% dopo il +31% di ieri. La bassa capitalizzazione del titolo favorisce la speculazione, secondo gli analisti.

Il mercato è attendista dopo la pubblicazione di dati contrastati in Usa e mentre si prepara al lungo weekend americano per il giorno del Thanksgiving. L’azionario Usa resterà chiuso per tutta la seduta di giovedì e chiuderà in anticipo (alle 19 italiane) venerdì in occasione del Black Friday, il giorno degli sconti per le spese online in vista delle festività natalizie.

Il Pil è stato rivisto al rialzo al +3,9% nell’ultimo trimestre, facendo meglio delle previsioni. Deludono invece gli utili societari e la lettura della fiducia dei consumatori, che ha offerto un’ottima scusa per trarre un po’ di beneficio in Borsa.

Sul mercato dei titoli di stato, spread BTP-Bund a 10 anni a 139 punti base, a fronte di un rendimento sul Btp decennale che testa un nuovo minimo record, scendendo al 2,16%. Euro stabile, -0,09% a $1,2430; dollaro/yen -0,29% a JPY 117,92; euro/yen -0,37% a JPY 146,58.

Terzo giorno di rialzi per l’indice benchmark della borsa asiatica, l’MSCI Asia Pacific Index. Cina segna un nuovo record in tre anni. “La prospettiva di maggiori misure di politica monetaria espansiva in Cina ed Europa sta aiutando il mercato – ha commentato in un articolo su Bloomberg Stephen Halmarick, responsabile della ricerca di investimenti presso Colonial First State Global Asset Managament, che gestisce $150 miliardi circa – Le azioni di politica governativa sosterranno gli asset di rischio come le azioni”.

Gli investitori continuano a guardare a Wall Street, con lo S&P che ha esteso i massimi storici (+11% dal minimo in sei mesi testato lo scorso mese) e i titoli delle small cap che hanno segnato un rally grazie alla maggiore fiducia sulla solidità dell’economia globale. In particolare l’indice Russell 2000 si è attestato al massimo da luglio. Lo S&P ha chiuso a 2.069,41.

Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio si stabilizzano. Il Brent viaggia intorno agli 80 dollari al barile in vista di una riunione chiave dell’Opec per decidere i livelli di produzione di petrolio per l’anno prossimo. Il contratto Usa fa +0,11% a $75,86. Il prezzo dell’oro +0,21% a quota $1.199,10 l’oncia.

(Lna-DaC)