ROMA (WSI) – Un vero disastro, che alimenta i timori sulla solidità dei consumi americani. I primi numeri relativi al primo fine settimana della stagione natalizia Usa non sono affatto confortanti. Stando ai dati resi noti dalla National Retail Federation, nel weekend di quattro giorni che è iniziato il giorno del Thanksgiving – e che dunque include il Black Friday, il venerdì successivo alla Festa del Ringraziamento che sigla l’inizio della stagione di shopping natalizio – gli americani che si sono puntualmente catapultati nei negozi hanno speso $50,9 miliardi, in calo -11,3% rispetto alle stime dell’anno scorso, pari a $57,4 miliardi.
Le previsioni parlano poi di 133,7 milioni di consumatori che hanno fatto shopping nell’arco di queste quattro giornate, peggio dei 140,1 milioni attesi e in calo -5% su base annua. Sorprendente poi la crescita delle vendite al dettaglio online, attesa piatta. A tal proposito, tuttavia, c’è ancora un po’ di confusione, dal momento che la società di dati comScore ritiene che le vendite online sono balzate nel giorno del Thanksgiving +32% rispetto allo scorso anno, a $1,01 miliardi, mentre il Black Friday avrebbe visto le vendite online salire +26% a $1,51 miliardi.
E ci deve essere ancora speranza se Charles O’Shea, analista delle vendite al dettaglio di Moody’s, che ha trascorso il week end visitando i negozi del New Jersey, ha riferito che a suo avviso il week end del Black Friday è stato migliore rispetto a quello dello scorso anno.
Detto questo, i numeri della National Retail Federation sembrano confermare la crisi in cui versa la classe media americana, e che il principale motore del Pil Usa che incide per ben il 70%, ovvero i consumi, è nel peggior stato dai tempi del collasso di Lehman.
La spesa media per consumatore è stata di $380,95, -6,4% rispetto ai 407,02 dello scorso anno. Online, la spesa media è stata di $159,55, -10,2% contro i $177,67 dello stesso periodo del 2013. (Lna)
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