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Borsa Milano avanza +1%, euro sul filo di $1,23. FCA +4%, Telecom +3%

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MILANO (WSI) – Seduta positiva per la borsa di Milano, con il Ftse Mib che ha guadagnato +1%, riavvicinandosi ai 20.000 punti. Occhi puntati su A2A +2,14%, i cui due principali azionisti, i Comuni di Milano e Brescia, hanno iniziato ieri la vendita sul mercato di azioni pari allo 0,5% del capitale. Comprate anche FCA, oltre +4%, e Telecom, oltre +3%. Tra i bancari Mps -1,73%, Bper +2,59%, BPM +2,69%, Banco Popolare +2,61%, Intesa +1,41%, Ubi Banca +1,39% e Unicredit +0,17%. Acquisti sui BTP italiani, spread in calo a 124, 52, tassi decennali sotto il 2%.

A Piazza Affari c’è grande attesa per le decisioni della Bce, che si riunisce domani. La maggior parte degli analisti non si aspetta un piano di Quantitative Easing prima del 2015.

Le cifre macro pubblicate in mattinata hanno mostrato che l’attività manifatturiera e dei servizi nell’area euro ha subito un nuovo rallentamento in novembre. Secondo Markit tale frenata si tradurrà in una fase di stagnazione a fine anno (previsto Pil di +0,1% nell’ultimo trimestre) che potrebbe lasciare spazio a una nuova contrazione a inizio 2015.

Le vendite al dettaglio nel frattempo sono tornate a crescere in ottobre, ma sono state inferiori alle attese. Dopo un terzo trimestre debole, registrato +0,4% su mese e +1,4% su anno.

Focus sul valutario, dove la forza del dollaro porta euro a scendere -0,65% a $1,2303. Dollaro/yen +0,51% a 119,82. Euro/yen -0,14% a 147,42. In generale, il Bloomberg Dollar Spot Index, che monitora la performance del dollaro contro le valute dei dieci principali partner commerciali, oscilla attorno a 1.111,97, e sia avvia a registrare la chiusura più alta dal marzo del 2009. L’indicatore è salito +9,1% nel 2014, e si appresta a concludere il miglior anno da quando Bloomberg ha iniziato a compilare i dati, nel 2004.

Dag Muller e Anders Soderberg, analisti tecnici di SEB AB si rivolgono ai trader che operano sul mercato valutario: “Non perdete l’opportunità di acquistare ancora dollari”. I due parlano di una “estensione bullish ancora più alta” per l’indice Dollar Index scambiato sul mercato Intercontinental Exchange. Sull’euro, è prevista una resistenza chiave a $1,2358, oltre la quale il cambio eur/usd potrebbe scendere fino a $1,2290.

Tra le materie prime, recuperano i futures WTI +0,90% a $67,48. Oro +0,93% a $1.210,60.

Riguardo alle notizie in arrivo dai mercati asiatici, in Cina il settore dei servizi è cresciuto a un ritmo leggermente più sostenuto in novembre rispetto al mese precedente. I numeri migliori del previsto, tuttavia, non hanno allontanato i timori circa l’indebolimento della potenza economica cinese, la seconda al mondo. Indice Shanghai Composite +0,6%. Hing Kong invece sotto pressione con -0,6%.

La Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo dello 0,32% ai massimi da sette anni. L’indice Nikkei, alla quarta seduta positiva consecutiva, ha registrato un progresso dello 0,32% a 17.720 punti segnando il nuovo massimo da luglio del 2007.

(DaC-Lna)