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Euro sotto $1,23, prima volta in due anni. Ma dura poco, speculatori sbagliano

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NEW YORK (WSI) – Focus sui mercati valutari, dove la forza del dollaro e le speculazioni su un QE più o meno imminente (non previsto però per la giornata di oggi, in occasione dell’ultima riunione dell’anno della Bce) hanno portato l’euro a bucare nelle ultime ore anche la soglia a $1,23. La moneta unica è scesa sotto l’importante livello psicologico per la prima volta in più di due anni, testando un minimo intraday di $1,2295. Ma è durata poco. La delusione per le parole di Mario Draghi hanno portato l’euro a segnare un immediato balzo a $1,2403, contro gli $1,2316 precedenti all’inizio della conferenza stampa del numero uno della Bce.

Confermate le stime rilasciate nel corso di una intervista a Reuters da Graham Davidson, trader del mercato valutario spot presso National Australia Bank di Londra. “L’euro potrebbe benissimo salire di 1 centesimo e mezzo in qualsiasi direzione oggi, a seconda del messaggio di Draghi”, aveva detto. Precisando: “Se (Draghi) si limiterà a dire che acquisterà bond corporate o che espanderà i termini dei prestiti alle banche (TLTRO), allora penso che l’euro salirà. Ma è vero anche che se si riattesterà su $1,24-$1,25, allora consiglierei di vendere”.

Sul cambio eur/usd, le speculazioni non riguardano solo l’euro. A fronte delle speranze e scommesse sull’arrivo di un QE, gli investitori scommettono anche su un rialzo prima o poi dei tassi da parte della Fed; fattore, questo, che sta rendendo più appetibile il dollaro agli occhi degli investitori. Tanto che il dollaro ha testato un altro record sullo yen, balzando fine a JPY 119,98.

L’indice Dollar Index ha testato inoltre il valore più alto contro un paniere di valute degli ultimi cinque anni, esattamente dal marzo del 2009, a 89,004, prima di ritracciare a 88,91.

Andrew Bosomworth, gestore di portafoglio presso PIMCO precisa, riguardo all’euro, che “l’Eurozona è imprigionata nella trappola della liquidità, il rischio di deflazione sta crescendo e le aspettative sull’inflazione stanno deviando da quelle di lungo periodo”. A suo avviso, la Bce lancerà il QE nel primo trimestre dell’anno prossimo. “L’impatto degli acquisti di asset funzionerà principalmente attraverso il canale dei rapporti di cambio, deprezzando l’euro”. (Lna)

(in fase di scrittura)