ATENE (WSI) – Se la Grecia crolla, crolla tutta l’Eurozona. È stato un po’ il mantra degli ultimi anni dopo lo scoppo della crisi del debito. La frase potrebbe tornare d’attualità ora che il premier Antonis Samaras ha minaccciato di indire elezioni anticipate.
Il paese più indebitato del continente torna a spaventare le Borse. L’indice azionario di Atene cede oltre -11% e le banche sono in preda ai Sell. Di nuovo balzo dei rendimenti dei titoli di Stato decennali, che sono saliti di più di 40 punti base verso la metà della mattinata, superando la soglia reputata pericolosa, quella del 7%, e sorpassando anche il 7,5%. Se in chiusura la Borsa di Atene confermerà i ribassi, sarà la peggior seduta in quasi trenta anni: vendite scatenate da parte degli investitori, i sell off proseguono a ritmi che non si vedevano dal crash dei mercati azionari globali, nel 1987.
“Nelle prossime sei settimane la Grecia potrebbe essere più importante per i mercati globali rispetto a quanto lo siano stati Russia e Ucraina in tutto il 2014 – ha commentato in una intervista rilasciata al Financial Times Charles Robertson, responsabile economista presso Renaissance Capital.
“Una possibile vittoria alle elezioni di Siryza potrebbe costringere l’Europa a scegliere tra la prospettiva di una unione fiscale (svalutazione del debito per la Grecia) e la prima uscita di un paese dall’Eurozona”.
La Grecia rischia di andare al voto già a gennaio e il fatto che attualmente i sondaggi diano in vantaggio la sinistra anti austerity di Syriza non pone a favore dell’euro e della stabilità della regione. Se eletto il partito di Tsipras probabilmente si opporrà al piano di aiuti della Troika, essendo nemico dichiarato delle politiche di austerità.
L’elezione per il nuovo presidente della Repubblica è stata anticipata al 17 dicembre dal 15 febbraio, ma non è certo che l’esecutivo abbia i voti necessari per eleggerlo. Un po’ come successo in Italia con l’elezione bis di Napolitano al Colle, il futuro del governo dipenderà molto da come andrà il voto per eleggere la massima carica dello Stato.
“L’incertezza politica deve terminare ora”, ha detto la portavoce del governo Sofia Voultepsi un un comunicato ufficiale. I prossimi mesi saranno cruciali per trovare un accordo sulla linea di credito che sostituisca il programma di aiuti esterni e che metta fine alle estenuanti trattative sul massiccio debito greco.
[ARTICLEIMAGE]
Il voto sul nuovo presidente prende il via il 17 dicembre. La costituzione ellenica prevede che ci sia il bisogno di una maggioranza di almeno 180 seggi alla Camera per eleggere un successore del Presidente Karolos Papoulias, il cui mandato scade in marzo.
Il governo ha solo 155 deputati su cui può contare. Se non riusciranno a trovare un candidato nei tre tentativi a disposizione, la coalizione di Samaras al governo cadrà e il parlamento sarà sciolto.
Fonte: Bloomberg
(DaC-Lna)