ROMA (WSI) – Roma ha collocato il massimo importo previsto, ma a un prezzo più salato rispetto all’ultima emissione.
Di titoli a 12 mesi il Tesoro italiano ne ha piazzati per 5,5 miliardi ma un tasso dello 0,418%, in rialzo rispetto allo 0,335% di novembre.
Buona la domanda, con il rapporto di copertura che è cresciuto a 1,82 dall’1,78 precedente.
La Grecia nel frattempo ha collocato 3 miliardi di buoni a breve termine con rendimenti in rialzo. Piazzati bond a 26 settimane per 1,625 miliardi di euro e titoli a 13 settimane per 1,3 miliardi di euro.
In aumento anche in questo caso i rendimenti, saliti nel primo caso dal 2% al 2,15% e nel secondo dall’1,70% all’1,80%. In flessione la copertura, con una domanda pari a 1,81 volte l’offerta (2,09 nell’asta precedente) per i buoni a 26 settimane e a 1,32 volte l’offerta (2,41 nell’asta precedente) per i buoni a 13 settimane.
L’emissione si è resa necessaria per coprire le esigenze finanziarie legate al mancato esborso dell’ultima tranche di prestiti, in assenza di un accordo con la troika dei creditori internazionali.
Il rinfocolarsi delle tensioni in Grecia, per via dell’incertezza politica e di riflesso delle paure sul piano di aiuti, hanno mandato in orbita i rendimenti dei titoli del debito sul secondario, mettendo a rischio la sostenibilità dell’enorme debito pubblico. Nel 2014 è visto toccare il 174,8% del Pil.
Il tasso a tre anni ellenico ha raggiunto il record storico del 9,205% e del decennale italiano al 2,08%. La Borsa di Atene perde lo 0,7%.
Da parte sua la Germania è riuscita a ottenere una buona domanda per i titoli di Stato nonostante i rendimenti negativi. Gli investitori pagano per avere debito tedesco.
Collocati titoli a 2 anni per 3,233 miliardi di euro con la domanda che ha raggiunto i 6,053 miliardi a fronte di un target massimo di offerta di 4 miliardi.
Il tasso ha segnato un lieve rialzo a -0,04% dal -0,05% dell’asta di novembre e il rapporto di copertura ha evidenziato un netto aumento a 1,9 da 1,5 di un mese fa.
(DaC)