ATENE (WSI) – Il voto per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica rischia di provocare nuove turbolenze politiche in un paese indebitato fino al collo che non può permettersi instabilità.
Oggi va in scena il primo scrutinio di tre tornate elettorali: la seconda e terza sono previste il 23 e 29 dicembre. Una bocciatura del candidato presentato dal governo greco “potrebbe rivelarsi fatale per il futuro europeo del Paese”, ha dichiarato il premier greco Antonis Samaras, che si appresta ad affrontare oggi una sfida forse decisiva non solo per i destini del suo esecutivo – che rischia il ricorso alle elezioni anticipate con una probabile sconfitta – ma che interessa in senso più ampio la stessa Europa, di nuovo alle prese con lo spettro di un fallimento ellenico.
I sondaggi danno in vantaggio il partito di sinistra all’opposizione. In caso di vittoria di Syriza alle elezioni anticipate, tornerebbe prepotentemente la paura circa la tenuta del debito greco e la sostenibilità del piano di salvataggio della nazione appartenente al blocco a 18.
Samaras ha deciso di anticipare al 17 dicembre il primo turno delle presidenziali per scegliere il successore dell’85enne Carolos Papoulias, designando come candidato conservatore l’ex Commissario Ue e Ministro degli Esteri Stavros Dimas e confidando in un successo che non appare affatto scontato.
Sulla falsa riga di quanto avviene in Italia, in base alla Costituzione ellenica infatti il Presidente – di nomina parlamentare e non popolare – deve ottenere al primo o al secondo turno una maggioranza qualificata di due terzi, mentre nel terzo e ultimo turno questa è di soli tre quinti, pari a 180 voti.
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La rabbia per le misure di austerità chieste dai creditori internazionali in cambio degli aiuti esterni ha dato il la a molte proteste in tutto il paese. Se dovesse salire al governo, Syriza ha promesso di fare di tutto per eliminare le misure di rigore e negoziare per la svalutazione di una parte del debito internazionale greco.
In caso di elezioni anticipate il popolo greco dovrà scegliere tra il mantenimento dello status quo oppure un salto nel buio.
Fonte: Askanews
(DaC)