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Ripresa boom per il petrolio, a New York +9% dai minimi, oltre $59. Poi dietrofront

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NEW YORK (WSI) – Balzo per i futures sul greggio WTI scambiati sul New York Exchange e anche per le quotazioni del Brent. Dopo i ripetuti crolli degli ultimi giorni, il contratto WTI è schizzato al rialzo balzando +9% dai minimi della seduta, e riportando così la maggiore oscillazione su base intraday dall’aprile del 2009.

I prezzi sono saliti oltre $59 al barile, per poi tornare a perdere terreno. Al momento -0,55% a $56,16. Il Brent, che era salito oltre $63, ritraccia con -0,10% a $61,12. (7.16 ora italiana).

Sembra che l’improvvisa fiammata sia stata scatenata dall’attesa per la conferenza stampa che sarà tenuta oggi dal presidente russo Vladimir Putin.

Aumentano le speculazioni su massicce vendite di dollari da parte della Russia per sostenere il rublo, e dunque di prezzi del petrolio più alti (visto che sono espressi in dollari).

Mosca “vuole ridurre la volatilità e rafforzare il rublo, e si sta preparando in attesa del discorso di Putin” di oggi, ha commentato Per Hammarlund, responsabile strategist per i mercati emergenti di Skandinaviska Enskilda Banken AD, a Bloomberg.

In concomitanza con il balzo del petrolio, una strana reazione è stata segnalata nel rapporto tra la corona norvegese e il dollaro (grafico), che invece di salire, è sceso. La Norvegia è strettamente dipendente dalle esportazioni di petrolio. (Lna)