ROMA (WSI) – L’organizzazione neofascista eversiva smantellata ieri dalla Direzione distrettuale antimafia progettava attentati contro lo “stato fantoccio”, nonché contro il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e quello della Camera, Laura Boldrini.
L’obiettivo del gruppo “Avanguardia ordinovista” era colpire e distruggere lo stato. Undice ordinanze di custodia cautelare in carcere e tre le ordinanze di arresti domiciliari nei confronti di altrettanti indagati.
L’accusa è di associazione a delinquere con finalità di terrorirismo ed eversione dell’ordine democratico.
Le indagini sono state condotte dalla procura dell’Aquila, in Abruzzo. Da qui il soprannome di “Aquila nera” dato dal Manifesto al gruppo neofascista
Dopo oltre un anno di intercettazioni e di verifiche, sono stati fermati in 14. Altri 13 indagati hanno subito perquisizioni.
L’organizzazione era guidata da Stefano Manni, ex carabiniere, che usava due profili Facebook come strumento di propaganda. Manni aveva un account pubblico e uno privato, dove lanciava le sue campagne razziste e di incitamenteo all’odio.
Il gruppo preparava attentati a prefetture, questure e uffici di Equitalia e in un secondo momento aveva anche intenzione di partecipare alle elezioni politiche con un suo partito.
A dimostrazione di quanto fossero in fase avanzata i suoi progetti eversivi, l’organizzazione aveva già avviato la ricerca e l’acquisto di armi, alcune delle quali sono state comprate in Slovenia.
Per diffondere l’ideologia di stampo fascista, l’organizzazione voleva costituire una scuola politica Triskele e manifestazioni. Non solo: l’idea era anche di scrivere una nuova costituzione repubblicana basata sui principi del fascismo. Estensore di tale legge fondante doveva essere Rutilio Sermonti, scrittore ex esponente di Ordine Nuovo.
(DaC)