NEW YORK (WSI – Ha il passaporto cinese la startup tecnologica più ricca al mondo. Si tratta di Xiaomi, produttore di smartphone low-cost che, dopo l’ultimo round di finanziamenti per 1,1 miliardi di dollari, ha raggiunto un valore di 45 miliardi di dollari. Tra i finanziatori dell’ultima ora spicca un gruppo di private equity che ha scommesso su Alibaba.
Con l’ultima iniezione di capitale, Xiaomi ha superato tutte le sue rivali, compresa Uber Technologies, ferma a 41 miliardi. In passato solo Facebook aveva fatto meglio: nel 2011 il social network fondato da Mark Zuckerberg aveva raccolto investimenti privati, compresi quelli di Goldman Sachs, che all’epoca ne avevano fatto salire la valutazione a 50 miliardi.
Xiaomi, fondata da Lei Jun, si è affermata in soli quattro anni sul mercato cinese degli smartphone, il maggiore al mondo con oltre 500 milioni di utenti.
“Questo round di finanziamenti conferma quanto Xiaomi ha ottenuto in oltre quattro anni di attività ed è il preludio di una nuova fase di sviluppo”, ha detto il numero uno del gruppo.
Va ricordato che Xiaomi è cresciuta a ritmi sostenuti fino a diventare il terzo più grande produttore di telefonini al mondo. Tuttavia, un report finanziario recente ha mostrato la continua debolezza dei profitti: solo 56 milioni di dollari nel 2013. (mt)