NEW YORK (WSI) – I tassi di interesse, in particolare dei titoli di paesi considerati ‘sicuri’, sono ai minimi storici. Ma uno dei massimi guru dei bond vede rendimenti ancora più bassi.
Per Jeffrey Gundlach, fondatore della società di investimento Doubleline Capital, i rendimenti decennali Usa bucheranno al ribasso il nadir dell’era moderna.
Secondo lui, nonostante l’inizio delle strette monetarie della Fed, nel 2015 si potrebbe verificare la rottura del livello di 1,38%. L’opinione è sicuramente contrarian rispetto a quella comune sui mercati.
Gli analisti interpellati da Bloomberg si aspettano in media che il rendimento decennale salga, proprio grazie alle mosse delle Yellen volte a uscire gradualmente dalle strategie di accomodamento straordinarie.
Le attese sono addirittura per un ritorno sopra il 3% entro fine anno. Ma Gundlach la pensa diversamente.
In un’intervista al magazine specializzato di finanza Barron’s, che lo ha definito il “re dei Bond” nella copertina del numero di febbraio 2011, ha detto che un calo dei prezzi del petrolio a 40 dollari al barile non farebbe che accentuare le forze deflazionistiche.
In Usa il costo del denaro è fermo ormai da anni allo 0-0,25%.
Al momento i tassi dei Treasuries di riferimento scambiano al 2,15% dopo aver chiuso l’anno al 2,17%.
