MILANO (WSI) – Trainata al rialzo dalle banche, Piazza Affari vola sul finale chiudendo sui massimi della seduta, con il Ftse Mib che mette a segno un rialzo del +3,69% a quota 18.791,83 punti. Le previsioni per l’arrivo di nuove misure di allentamento monetario in Eurozona hanno messo le ali ai big del settore finanziario come Intesa, Unicredit e Mediobanca. Vola anche Campari.
“Il consensus del mercato si sta ormai posizionando verso l’attesa di un annuncio delle Bce sul QE nella riunione del 22 gennaio”, osserva a Reuters un trader. Le aspettative sono cresciute dopo le parole di Draghi, che ha parlato di acquisto di titoli di stato, e i dati Eurostat di ieri che hanno ufficializzato lo scenario economico peggiore per la regione con la caduta in deflazione, mentre dagli indicatori di oggi emergono segnali contrastanti.
Euro ancora sotto pressione, sconta i timori di una deflazione in Eurozona, che portano gli investitori a scommettere su un imminente QE da parte della Bce.
La moneta unica è scesa anche al di sotto della soglia a $1,18. L’euro si attesta a $1,1768, in calo -0,58%. Dollaro/yen +0,43% a JPY 119,76; euro/yen -0,12% a JPY 140,98.
Tra le materie prime, Futures sui prezzi del petrolio +0,64% a $48,96. Brent +0,43% a $51,37. Oro -0,32% a $1.206,80. Riguardo al petrolio, gli analisti di Bank of America Corp e UBS ritengono che non ci siano ancora chiari segnali che indichino la fine della fase ribassista, che ha portato i prezzi a registrare un tonfo superiore al 50% dallo scorso giugno.
Sul mercato dei titoli di stato, spread BTP-Bund -1,78% a 144,18 punti base, a fronte di un rendimento decennale in calo all’1,90%.
Tra i singoli titoli scambiati a Piazza Affari, grandi acquisti sulle banche: MPS spicca con un +12,93%. Qualcuno vocifera che l’aumento di capitale di Santander potrebbe rivelarsi propedeutico ad una possibile acquisizione di Banca Montepaschi. Pop Emilia +5,81%, Intesa +5,69%, Unicredit e Mediobanca +5,33%. Tra i titoli di altri settori, Campari corre di oltre il 3%. Bene anche Enel, Fca e Saipem.
Seduta molto positiva per i petroliferi, con Eni che guadagna il 3,89%. Il settore in Europa ha guadagnato il +2,6%. Finmeccanica avanza del 5,09% favorita dalle attese che possa partire a breve la fase finale delle trattative per la cessione di AnsaldoBreda e Ansaldo Sts oltre che dall’annuncio dei contratti firmati alla fine dell’anno. In fondo al FTSE MIB continuano, invece, le vendite su Yoox in calo del 2% circa.
Acquisti generalizzati sull’azionario europeo, con l’indice benchmark Stoxx Europe 600 che segna un rialzo superiore al 3,7%. “I partecipanti al mercato si aspettano che la Bce adotti il quantitative easing – ha commentato nel corso di un’intervista a Bloomberg Christoph Riniker, responsabile della divisione di ricerca strategia presso Julius Baer a Zurigo – Dopo la riunione della Bce e le elezioni in Grecia, un po’ di incertezza lascerà sicuramente il mercato. Il QE è una spinta per il sentiment e un aiuto per i paesi periferici dell’Eurozona.
L’azionario beneficia anche della pubblicazione delle minute della Federal Reserve, da cui trapela l’intenzione del presidente Janet Yellen di mantenere i tassi ai minimi storici almeno fino ad aprile.
Sessione positiva per l’Asia, con l’indice di riferimento MSCI Asia Pacific salito dal minimo in tre settimane, fino a +1,2%. Tra i titoli positivi Samsung che, nonostante il calo dei profitti, ha battuto comunque le attese degli analisti, e Toyota Motor, che ha beneficiato del calo dello yen.
L’indice dell’Asia-Pacifico è scambiato, stando ai dati di Bloomberg, a un valore pari a 13,4 volte gli utili attesi, in rialzo da 13,19 di ieri, valutazione più bassa da ottobre. Lo S&P 500 è scambiato 16,4 volte gli utili attesi, mentre lo Stoxx Europe 600 Index 13,9 volte.
Tra i singoli listini, bene la borsa di Tokyo, che ha visto l’indice Nikkei 225 archiviare la sessione con +1,67% a 17.167. Shanghai sotto pressione, con una perdita -2,36%; Seoul +1,11%, Sidney +0,52%. (Lna-DaC)