PARIGI (WSI) – In Francia è ancora caccia all’uomo aperta per trovare i due fratelli franco-algerini che si presume siano responsabili del raid alla redazione del settimanale Charlie Hebdo, che ha provocato la morte di 12 persone.
I presunti responsabili dell’attentato al giornale satirico, che in passato ha pubblicato fumetti e caricature che ritraevano Maometto e prendevano in giro l’Islam, non sono ancora stati presi.
La polizia francese ha arrestato sette persone nell’area periferica meridionale di Parigi, a Malakoff, un quartiere situato cinque chilometri a sud di Parigi. Il più giovane dei presunti attentatori, il 18enne Hamyd Mourad, si sarebbe consegnato alle autorità. Si tratta di un senzatetto che si è offerto per guidare l’auto del commando.
Una fonte giuridica che ha chiesto di rimanere anonima ha detto ai media che le persone interrogate dalle autorità sono donne e uomini che conoscevano i due sospetti. La polizia ha lanciato un appello per scovare dove si nascondono Chérif e Saïd Kouachi, 32 e 34 anni, di origini franco-algerine.
Il premier Manuel Valls ha riferito che i servizi di intelligence tenevano d’occhio da tempo i due fratelli. Cherif è un noto jihadista che è stato condannato nel 2008 per il suo coinvolgimento in una rete che aveva il compito di inviare combattenti in Iraq. Sia lui sia suo fratello maggiore sono nati a Parigi.
Mentre prosegue la caccia all’uomo, di prima mattina c’è stata una sparatoria nel sud di Parigi, a Montrouge. Un poliziotto e un gendarme sono stati colpiti e sono rimasti gravemente feriti. Non si sa ancora se l’episodio ha a che vedere con l’attacco alla redazione di Charlie Hebdo, nel quartiere della Bastiglia, nella capitale francese. Secondo Sky News i due eventi non sono legati tra loro.
Oggi è una giornata di lutto nazionale in Francia.
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È da anni che Parigi non era teatro di un attentato di simile gravità. Nel 1995 una bomba era esplosa nella metropolitana della capitale. Autore dell’attacco fu la GIA, il guppo armato algerino che con l’atto esportò la guerra civile di Algeria anche in Francia.
Tolosa e Montauban avevano vissuto momenti di panico nel 2012, quando in totale tra militari e civili di religione ebrea sono state uccise sette persone e ferite cinque di cui quattro in maniera grave. Un 23enne di origine franco-algerina e di fede musulmana, Mohammed Merah, è stato identificato come l’autore degli attentati
Il settimanale francese, fondato nel 1970, ha pubblicato spesso vignette in cui veniva ritratto e preso in giro Maometto, una cosa vietata dall’Islam. L’ultima copertina, datata 7 gennaio, è dedicata allo scrittore francese Michel Houellebecq (vedi sotto), che dice che nel 2015 perde i denti e nel 2022 farà Ramadan.
Per capire la freddura, bisogna sapere che oggi in Francia esce nelle librerie il suo libro “Sottomissione”, in cui viene ipotizzata una Francia convertita all’Islam nel 2022. Il romanzo, che resta un’opera letteraria di finzione, è un testo polemico sul suicidio dell’Europa e dei suoi cittadini. In Italia sarà edito da Bompiani.
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Qualche anno fa, nel 2011, si era consumato un altro attentato contro il giornale. A novembre di quell’anno la sede di Charlie Hebdo era stata distrutta da una bomba molotov, dopo che la redazione aveva annunciato la nomina simbolica di Maometto come direttore del prossimo numero, che si sarebbe chiamato “Sharia Hebdo” in relazione alla vittoria del partito islamico di Ennahda alle elezioni in Tunisia e alla decisione del nuovo governo libico di usare la sharia come principale fonte di legge.
Nel 2006 aveva pubblicato in copertina le caricature di Maometto che erano apparse per la prima volta nel giornale danese Jyllands-Posten a settembre 2005.
(DaC)