BERLINO (WSI) – La fiducia nella ripresa economica di analisti e investitori tedeschi non era così alta da quasi un anno. In gennaio l’indice Zew ha battuto le attese, attestandosi a 48,4 dopo i 34,9 di dicembre.
Il calo dei prezzi del petrolio e dell’euro, uniti alle speranze per un programma di quantitative easing della Bce, hanno alimentato il clima. Ora investitori e analisti sono più ottimisti sulle possibilità che l’economia europea si riprenda nella seconda metà dell’anno dopo il rallentamento del 2014.
Il sondaggio sul sentiment economico è cresciuto per il terzo mese di fila e si è attestato ai livelli più alti da febbraio 2014. Gli analisti puntavano su un risultato pari a 40.
Jennifer McKeown, economista di Capital Economics, ritiene che i dati siano un segnale che la fiducia tiene bene in Germania nonostante l’incertezza sull’esito delle elezioni in Grecia.
La paura per gli effetti della crisi greca sull’economia tedesca sono stati offuscati dalle attese per un quantitative easing e le speranze di un miglioramento delle attività di export grazie all’indebolimento dell’euro”.
Al momento la moneta unica scambia quasi sulla parità rispetto al franco svizzero e si attesta sotto $1,16 sul dollaro (vale $1,1586 dollari al momento).
Gli analisti di Capital Economics prevedono che l’economia tedesca, la prima d’Europa, cresca dell’1% nel 2015 e dell’1,5% nel 2016. Sono dati buoni, costanti ma non certo spettacolari. Una simile crescita del Pil “farà poco o nulla per ridurre i rischi di deflazione nell’area euro nel suo complesso”.
(DaC)