NEW YORK (WSI) – Il palazzo reale saudita assicura continuità di politiche dopo la morte improvvisa del Re Abdullah. Gli succederà al trono il principe e fratello Salman. Le rassicurazioni non sono state sufficienti a placare le speculazioni sui mercati.
Gli investitori hanno iniziato a scommettere su un cambiamento di strategia commerciale e in ambito di politica estera dei sauditi. È così che i futures sul petrolio Usa hanno messo a segno un progresso di anche il 3% dopo l’annuncio dei reali sauditi. I contratti sul Brent londinese hanno toccato punte al rialzo del 2,6%.
Va ricordato che è principalmente l’Arabia Saudita che a fine 2014 ha deciso di non tagliare la produzione di oro nero per i futuri sei mesi, scatenando un selloff del greggio. L’intento non dichiaratato era colpire il mercato del gas di scisto Usa e possibilmente la Russia. Dimezzato di valore da giugno dell’anno scroso, il prezzo del Brent ha bucato anche i $50.
Il nuovo re potrà fare pressoché tutto quello che vuole, anche cambiare le politiche petrolifere. Salman, non più giovanissimo, ha i suoi problemi di salute. Pare soffra di uno stato di demenza senile.
Ad ascoltare il capo economista dell’Agenzia internazionale dell’Energia, Fatih Birol, la morte di Abdullah non dovrebbe causare cambiamenti “significativi” nella politica petrolifera saudita, tuttavia.
Ma i sauditi non fanno in tempo a salutare il nuovo re che già sono cominciati a circolare rumor sul prossimo successore al trono. Alcune voci vogliono che Salman, che può scegliere il principe reale, metterà in fretta Muqrin, il suo prediletto, nella prima linea di successione al trono.
Il monarca, 90 anni, era stato ricoverato giorni addietro per una polmonite.
In un primo momento c’erano state delle smentite su Twitter da parte dei media locali e di membri della famiglia reale. Ma in serata la tv di stato dell’Arabia Saudita ha annunciato la morte del sovrano, comunicata proprio da una dichiarazione a firma del successore del defunto re Abdullah, il fratello Salman.
Abdullah, o Abd Allah, era in carica dal 2005, ma già per i dieci anni precedenti aveva di fatto retto il Paese, dopo la malattia di Re Fahd. Il trasferimento dei poteri dovrebbe avvenire in maniera graduale.
L’IDENTIKIT DEL NUOVO RE SAUDITA
Si pensa che il nuovo re Salman probabilmente proseguirà gli sforzi attuati da Abdullah negli ultimi venti anni per spingere i potenti clericali conservatori ad accettare cambiamenti prudenti con lo scopo di riconciliare la tradizione islamica con i bisogni di una società moderna.
Il principe Salman Ben Abdel Aziz, 79 anni, che sarà da oggi nuovo re d’Arabia Saudita, gode di una reputazione di grande onestà ed è considerato come un arbitro autorevole in seno alla famiglia reale. Ma i problemi di salute potrebbero ostacolarne l’operato.
Designato principe ereditario nel giugno 2012, Salman si è fatto conoscere frequentemente negli ultimi anni, presiedendo spesso il Consiglio dei ministri e rappresentando all’estero il re Abdullah che, a causa delle sue condizioni di salute, aveva sensibilmente ridotto le sue attività pubbliche.
Il principe Salman era anche vice primo ministro, ruolo ricoperto dal 2012, anno della morte del fratello Nayef. Rivestiva inoltre le funzioni di ministro della Difesa dall’ottobre 2011.
La sua autorità è stata però indebolita dalla decisione assunta nel marzo 2014 dal re Abdullah di nominare futuro principe eriditario il fratellastro Moqren, nato nel 1945, il più giovane dei 35 figli del fondatore del regno, Abdul Aziz bin Saud, morto nel 1953.
(DaC)