NEW YORK (WSI) – La Cina lancia allarme sul QE europeo. Secondo il ministero del Commercio “il QE europeo potrebbe accelerare il deprezzamento competitivo delle valute di diversi paesi, incrementando le incertezze sui flussi transfrontalieri internazionali di capitali”.
La settimana scorsa la Bce ha lanciato un programma di acquisto di obbligazioni pubbliche private per un ammontare mensile di 60 miliardi di euro mensili. La mossa destinata a scongiurare la deflazione nella zona euro è stata superiore ali 50 miliardi di euro attesi dagli analisti.
“Monitoreremo la situazione” ha commentato il portavoce del ministero cinese. “Non è chiaro – dice ancora – se il QE a medio termine sia in grado di fermare la tendenza dell’economia europea di finire in stagnazione a lungo termine e avviare una ripresa della crescita complessiva”. L’impatto del QE sarà al tempo stesso “buono e cattivo”. “Il QE – spiega il portavoce spinge al deprezzamento dell’euro, il quale porterà le imprese cinesi a espandere le importazioni dall’Europa abbassando i loro costi di investimento in Europa”.
Va ricordato che la Cina è il maggiore partner commerciale dell’Unione europea, primo mercato da cui vengono importati beni e secondo per export. (mt)