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Wall Street sale grazie a petrolio e fusioni

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NEW YORK (WSI) – Grazie al rimbalzo del greggio, gli indici a Wall Street chiudono in rialzo con il Dow Jones e l’S&P 500 che hanno riportato in positivo il suo bilancio da inizio anno. Gli investitori americano hanno ignorato le tensioni sul fronte greco e restano in attesa del rapporto sull’occupazione di domani. Intanto hanno brindato all’M&A con il colosso farmaceutico Pfizer che si compra Hospira e Ball Corp che acquista il rivale nel packaging Rexam.

Nel finale, il Dow Jones sale di 165 punti, lo 0,94%, a quota 17.838, l’S&P 500 aggiunge 16 punti, lo 0,79%, a quota 2.057, il Nasdaq aumenta di 35,7 punti, lo 0,76%, a quota 4.752.

Dopo il tonfo, un altro rally. Il petrolio a New York ha chiuso in rialzo di 2,03 dollari, il 4,2%, a quota 50,48 dollari al barile. Ieri aveva perso l’8,7% sulla scia di scorte settimanali in Usa sui massimi di almeno 80 anni.

Sul fronte macro, notizie negative sul fronte del deficit. la bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento del deficit nel corso del 2014, risentendo degli squilibri verso la Cina e l’Unione europea. Il rosso della bilancia commerciale del 2014 e’ stato di 505 miliardi di dollari, in progresso del 6% sul 2013, a dispetto della forte riduzione della bolletta petrolifera, con le importazioni di greggio ai minimi dal 1993.

Contrastati i dati arrivati dal mercato del lavoro: le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 30 gennaio si sono attestate a 278 mila unità, inferiori alle attese degli analisti pari a 290 mila ma superiori al dato rilevato la settimana precedente (267 mila unità). Il numero totale di persone che richiede l’indennità di disoccupazione si attesta a 2,400 milioni, superiore ai 2,395 milioni attesi.

Eric Rosengren, presidente della Fed di Boston, ha affermato parlando da Francoforte che “una politica di pazienza” riguardo a un eventuale aumento dei tassi sui fed funds, “continua a essere appropriata”.

Riflettori del mondo puntati su Atene, dopo il doppio schiaffo da parte della Bce e di Jens Weidmann, presidente della Bundesbank.

In ambito valutario, l’euro al momento +0,78% a $1,1433; dollaro/yen +0,04% a JPY 117,30; euro/franco svizzero +0,91% a CHF 1,06. Euro/yen -0,03% a JPY 132,95.

(Lna-mt)