ATENE (WSI) – Atene lo aveva preannunciato. Nel caso in cui saltino gli aiuti europei, il governo anti austerity cercherà sostegno finanziario altrove, in Usa e persino in Russia e in Cina.
Ieri, proprio mentre a Bruxelles andava in scena il vertice straordinario dell’Eurogruppo, il ministro degli Esteri ellenico è volato a Mosca. Il tutto mentre il senatore Usa democratico del Vermont, Bernard Sanders, proponeva che la Federal Reserve aiuti il paese in difficoltà, per il bene dell’economia mondiale.
E, notizia di oggi, anche la Cina non sta a guardare. Il premier della potenza asiatica Li Keqiang ha chiesto infatti al suo omologo greco Alexis Tsipras di sostenere il coinvolgimento di Pechino nella gestione del più ampio porto ellennico, quello del Pireo, dopo che Atene ha cancellato i programmi di privatizzazione dello scalo.
La Cina, inoltre, non ha confermato la notizia arrivata ieri dalla Grecia, secondo la quale Tsipras visiterà Pechino. Il nuovo capo del governo ellenico ha detto che Atene potrebbe cercare anche l’aiuto della Repubblica popolare, se l’Unione europea rifiuterà di ridiscutere il debito da 240 miliardi di euro.
Il premier cinese ha sentito Tsipras al telefono oggi, secondo quanto ha riferito il governo di Pechino sul suo sito internet.
Nella conversazione ha detto che l’investimento cinese al Pireo “ha aiutato a creare posti di lavoro”. E ha aggiunto: “Io speso che le due parti rispettino i loro impegni. La Cina vuola cooperare con la Grecia…per convertire il porto in una porta tra la Cina e l’Europa”. Il numero due di Pechino, inoltre, ha chiesto che “il governo greco fornisca una migliore protezione legale per le aziende cinesi in Grecia”.
(DaC)