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La Turchia taglia ancora i tassi

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ISTANBUL (WSI) – La Turchia taglia ancora i tassi, che scendono di 25 punti base al 7,50%. A gennaio la banca centrale aveva ridotto di 50 punti base il costo del denaro.

Ormai le banche centrali stanno allentando le politiche monetarie al ritmo di una al giorno. Da ieri con Israele sono diventate 20 le banche centrali mondiali ad aver optato per un accomodamento.

La decisione della potenza euroasiatica è stata di ridurre di 50 punti basse il tasso sui prestiti al 10,75%, a fronte di attese per una diminuzione dello 0,25%.

Mentre le attese per il costo del denaro erano di un taglio piĂą ampio (-50 punti base al 7,25%.

Secondo El-Erian, ex AD del maggiore fondo obbligazionario al mondo Pimco, la decisione seguita dai commenti del premier “illustrano le pressioni crescenti sull’autonomia della banca centrale”.

Il primo ministro Ahmed Davutoglu ha dichiarato che la “riduzione dei tassi di interesse è insufficiente” e che i tagli dovrebbero continuare.

LE BANCHE CENTRALI CHE HANNO TAGLIATO I TASSI NEL 2015

1) Uzbekistan, 1° gennaio: dal 10% al 9%

2) Romania, 7 gennaio e 4 febbraio: tasso di interesse tagliato di 50 punti base, al minimo record del 2,25%.

3) Svizzera, 15 gennaio: eliminato il tetto massimo euro/franco svizzero. Tassi scendono a -0,75%.

4) India, 15 gennaio: il paese sorprende i mercati con un taglio di 25 punti base al 7,75% e segnala la possibilità di abbassarli nuovamente, causa l’indebolimento delle pressioni inflazionistiche.

5) Egitto, 15 gennaio: taglio a sorpresa di 50 punti base, i tassi overnight sui depositi e prestiti scendono rispettivamente all’8,75% e al 9,75%.

6) Perù, 16 gennaio. Anche in questo caso taglio a sorpresa. Tasso di riferimento scende dal 3,5% al 3,25% dopo che il paese registra l’espansione economica peggiore, su base mensile, dal 2009.

7) Turchia, 20 gennaio. Tassi tagliati di 50 punti base, ma a cinque mesi dalle elezioni parlamentari i ministri del governo affermano che la manovra espansiva non è sufficiente a sostenere la crescita.

8) Canada, 21 gennaio. La banca centrale sciocca i mercati tagliando i tassi dall’1% allo 0,75%. Finisce così il periodo di tassi invariati più lungo in Canada dal 1950.

9) 22 gennaio, Bce. La Bce lancia un programma di acquisto di bond governativi che inietterà più di 1 trilione di euro nell’economia dell’Eurozona a partire da marzo fino a settembre del 2016, e forse anche oltre.

10) 24 gennaio, Pakistan. Tassi tagliati dal 9,5% all’8,5%, causa le minori pressioni inflazionistiche dovute al calo dei prezzi del petrolio.

11) 28 gennaio, Singapore. L’autorità monetaria a sorpresa rende la politica accomodante.

12) 28 gennaio, Albania. Tassi tagliati al minimo record del 2% dopo tre tagli dei tassi nel 2014.

13) 30 gennaio, Russia. A sorpresa la Banca centrale taglia il tasso repo minimo a 1 settimana di 2 punti percentuali al 15%, dopo averlo alzato di 6,5 punti fino al 17%, temendo la recessione.

14) 3 febbraio, Australia. Tassi tagliati al minimo di sempre del 2,25%.

15) 4 febbraio, Cina. Taglia le richieste relative alle riserve minime che devono essere detenute dalle banche.

16) 19 gennaio, 22 gennaio, 29 gennaio, 5 febbraio. Danimarca, taglia i tassi di interesse quattro volte, in meno di tre settimane, intervenendo regolarmente nel mercato valutario per salvaguardare il rapporto di cambio fisso della corona nei confronti dell’euro.

17) 13 febbraio, Svezia. Taglia tasso repo a -0,1% dallo zero, e annuncia l’acquisto di bond del valore di 10 miliardi di corone svedesi.

18) 17 febbraio, Indonesia. A sorpresa taglia tasso principale di riferimento per la prima volta in tre anni.

19) 18 febbraio, Botswana. Taglia tassi benchmark per la prima volta in più di un anno per sostenere l’economia causa l’allentamento delle pressioni inflazionistiche. Tassi tagliati di un punto percentuale al 6,5%, primo intervento dall’ottobre del 2013.

20) 23 febbraio, Israele.

(DaC)