ROMA (WSI) – Secondo le autorità italiane il bonus degli 80 euro mensili ha ridotto la pressione fiscale sulle famiglie, ma le statistiche smentiscono il governo.
I dati sulla finanza pubblica pubblicati da Istat mostrano che la pressione fiscale, stimata al 43,5%, è salita leggermente nel 2014 rispetto all’anno precedente (43,4%) posizionandosi sui livelli del 2012.
Dal Tesoro ricordano che però che con il decreto legge 66/2014 il governo ha deciso, a decorrere dal mese di maggio 2014, di alleggerire la pressione fiscale, in particolare riducendo il cosiddetto “cuneo fiscale”, cioè la differenza tra il costo sostenuto dal datore di lavoro e la retribuzione netta percepita dal lavoratore.
“L’intervento del Governo è stato formulato in modo semplice e chiaro, uguale per tutti i lavoratori con retribuzione non superiore a una soglia predeterminata: un bonus di 80 euro che riduce il peso dell’Irpef e aumenta il netto in busta paga. Tuttavia, proprio in virtù di questa formulazione non progressiva ma chiara e semplice, le misure statistiche non classificano l’intervento come riduzione del peso fiscale ma come spesa sociale”, spiega il Dicastero.
Ricalcolata tenendo conto del bonus Irpef, la pressione fiscale effettiva per il 2014 può essere quindi stimata nel 43,1% del PIL, in calo sia nei confronti del 43,4% del 2013 che del 43,5% del 2012.
(DaC)