MILANO (WSI) – Prosegue la saga Rai Way – Ei Towers. La società controllata per il 40% da Mediaset non ha alcuna intenzione di mollare l’osso. Ma per la prima volta apre alla possibilità di apportare modifiche alle condizioni dell’offerta pubblica su Rai Way, purchè queste siano compatibili con il progetto industriale e finanziario originario.
Stando a quanto riporta La Repubblica, “la società controllata da Mediaset è disposta ad accettare una quota inferiore al 51% a patto che si mantengano inalterati “la valenza industriale e i ritorni finanziari del progetto”. Una virata importate quella della società perché proprio ieri al termine dell’audizione in Consob l’ad Guido Barbieri aveva confermato l’intenzione di depositare il prospetto “nei tempi di legge” spiegando che non erano “previste modifiche dei termini e condizioni dell’offerta”.
Al momento comunque, secondo una nota, “è prematuro” ogni giudizio su singole modifiche “avulse dal quadro complessivo” e “in assenza di valutazioni compiute sul merito industriale del progetto e sulle condizioni economiche dell’offerta da parte di Rai Way e del suo azionista”. Nel comunicato dell’Opas Ei Towers aveva comunque già precisato che “l’offerente potrà rinunciare a una o più delle condizioni di efficacia o modificarle, in tutto o in parte, come previsto dalla normativa applicabile”.
La Repubblica riporta: “Ei Towers potrebbe decidere di accettare una quota di minoranza (non potendo la Rai cedere il 51%) e valutare la gravosità delle condizioni che Antitrust imporrà, qualora autorizzasse l’operazione”. Ancora, “qualche dettaglio in più emergerà nel prospetto informativo che Ei Towers depositerà alla Consob entro il 16 marzo e in cui la società dovrà riproporre le condizioni dell’offerta ma anche indicare i programmi su Rai Way”.
Intanto, nella giornata di ieri è arrivato anche un esposto dell’Adusbef.
“Ho appreso che l’Adusbef ha presentato un esposto alla Procura di Roma affinché verifichi l’eventuale reato di insider trading sulla vicenda del lancio dell’opas di Ei Towers su Rai Way. Il fatto che una importante associazione dei consumatori, da sempre attiva sulle questioni finanziarie, abbia deciso di richiedere l’intervento della magistratura conforta sui dubbi che erano sorti fin dall’inizio intorno all’operazione”, ha commentato il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi.
“Adusbef parla di un insolito incremento dello scambio di azioni – continua Anzaldi – sul titolo Rai Way già a partire dal 14 gennaio, oltre un mese prima dell’annuncio dell’opas, con una escalation dal 22 gennaio. Nell’esposto vengono riportati i numeri dei volumi di scambio. Su questo, tra l’altro, anche la Consob ha annunciato una indagine, i cui risultati è augurabile che arrivino prima possibile. A questo punto, è opportuno che la magistratura valuti attentamente se sussistano gli elementi per avviare una indagine approfondita, che sembrano apparire evidenti”. (Lna)