ROMA (WSI) – In Italia è boom per il part time “involontario”: aumentano infatti gli italiani che, secondo l’Istat, “dichiarano di svolgere un lavoro a tempo parziale in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno”. I lavoratori a part time forzato sono ben il 63,6% dei lavoratori a tempo parziale.
Si tratta di un numero pari all’incirca a 2,6 milioni di lavoratori, e raddoppiato rispetto agli 1,023 milioni del 2004. Un trend graduale, dal momento che la quota è cresciuta dal 36% del 2004 fino al 61,3% del 2013, per poi avanzare ulteriormente nel 2014, come l’ultimo dato conferma. Ovviamente la crisi ha contribuito a rafforzare il fenomeno.
L’Italia segna un record negativo anche in questo campo, dal momento che in Europa la media non supera il 25,5%. E a essere colpite sono soprattutto le donne, dal momento che sono quasi 2 milioni le donne costrette ad accettare un part time, pur di lavorare. Un esercito di 1 milione e 797 mila donne, contro gli 806.000 dei lavoratori part time di sesso maschile.
Una fiammata improvvisa? Non proprio: il fenomeno ha guadagnato sempre più spazio nel tempo parziale, salendo dal 36% di 10 anni fa al tetto del 60% già sfondato nel 2013 (61,3%) e ”
di Alberto Magnani – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/UqCb06