NEW YORK (WSI) – C’è chi lo chiama bolla in divenire e chi ha paura che la carenza di liquidità e altri problemi cronici vengano esposti se i grandi investitori dovessero darsi alla fuga.
Stiamo parlando dell’immenso mercato dei bond societari “caratterizzato da una opacità cronica e dominato da gestori di asset giganteschi, il cui appetito e influenza sono cresciuti a dismisura dallo scoppio della crisi finanziaria”.
Quanto dichiarato da trader, banchieri e money manager interpellati dal Financial Times è uno dei motivi per il quale in caso di nuova crisi la bolla rishia di scoppiare, perché tutte le debolezze strutturali del mercato verebbero alla luce.
In particolare a fare paura è la carenza di liquidità, che non ha tenuto il passo della rapida crescita dei prezzi vista negli ultimi anni.
I bond societari detenuti dai principali asset manager mondiali è balzato a 4 mila miliardi di dollari dal 2008 al 2012 e ora contano per il 40% dei portafogli (che valgono $23,4 trilioni).
Fonte: Financial Times
(DaC)