MILANO (WSI) – Giro di vite contro abusi e manipolazioni nel principale mercato finanziario del mondo. D’ora in avanti i trader dei mercati valutari internazionali non potranno più condividere certe informazioni sensibili e dovranno anche stare attenti al linguaggio utilizzato.
Lo stabilisce un nuovo condice di condotta globale introdotto dalle banche centrali, volto a rimettere ordine dopo due anni di scandali ed espisodi di manipolazioni di mercato, come il caso della Balena di Londra, quando operazioni di trading ad alto rischio sul Forex sono costate a JP Morgan 6,2 miliardi di dollari.
Il provvedimento, frutto di un accordo raggiunto questo mese dalle commissioni del marcato valutario gestite da tutte le principali banche centrali del mondo sviluppato, determinerà ciò che si può e non si può dire sugli ordini inviati quotidianamente nel fixing.
Secondo quanto riferito da Reuters, che ha avuto modo di consultare in esclusiva il documento di otto pagine, verrà ad esempio proibito il linguaggio gergale.
Saranno le banche a dover impedire che i trader condividano informazioni sugli ordini, in base al nuovo codice che offre agli operatori linee guida più puntuali su come comportarsi sul principale mercato finanziario al mondo.
Da parte loro i gestori dovranno “impegnarsi maggiormente nel garantire il miglior deal possibile sulle transazioni valutarie per i loro clienti”.
“Gli operatori del mercato valutario non devono fornire informazioni relative al trading ad altri operatori dello stesso mercato che potrebbero consentire a queste entità di anticipare i flussi di uno specifico cliente o controparte del fixing”, si legge.
“È consentito condividere coi clienti una visione sullo stato generale del mercato e dei suoi trend. Ma qualsiasi dettaglio offerto sulle attività del mercato stesso deve essere sufficientemente neutro da non rivelare informazioni sul trading valutario o informazioni confidenziali”.
Fonte: Reuters
(DaC)