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Credit Suisse ottimista sull’Italia. “Un nuovo rinascimento?”

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NEW YORK (WSI) – Dopo una lunga recessione, l’Italia potrebbe finalmente vedere la luce in fondo al tunnel. Ne sono convinti gli analisti di Credit Suisse che, in un report odierno, sottolineano i miglioramenti fatti da Roma dall’ultima analisi sul paese, datata esattamente un anno fa.

Secondo gli analisti della banca svizzera, l’economia italiana ha fatto passi in avanti in termini di miglioramento macroeconomico, favorita da un clima politico che appare più stabile e da un processo di riforme che procede a passo spedito.

“Pensiamo soprattutto alle misure più recenti adottate dal governo nel mercato del lavoro e, più in generale, alle misure volte a migliorare l’efficienza complessiva del sistema economico – riforme istituzionali, cambiamenti amministrazione giudiziaria – nonché le misure per combattere la corruzione e promuovere gli investimenti nazionali ed esteri” si legge nel report.

Ma non solo. L’economia italiana, secondo gli esperti, sta beneficiando del significativo miglioramento del contesto macroeconomico globale grazie ai bassi tassi di interesse, la svalutazione dell’euro e il crollo del prezzi del petrolio.

Per quanto in netto miglioramento rispetto al 2013 fa quando il Pil italiano aveva chiuso l’anno con un Pil in calo dell’1,9%, la crescita italiana viaggia comunque a scarto ridotto: per quest’anno Credit Suisse si aspetta una crescita dello 0,7% rispetto al -0,4% del 2014. Per vedere una crescita più sostenuta bisognerà aspettare il 2016, quando si attende un rimbalzo dell’1,6%.

D’altronde, i dati che sono stati resi noti finora appaiono ancora “contrastati”: Credit Suisse fa riferimento ai “chiari miglioramenti di alcuni indicatori”, ma anche a “sorprese ancora negative da parte di altri”. Di fatto, “alcuni indicatori ciclici – soprattutto relativi alla fiducia dei consumatori e alle spese di beni durevoli – sono migliorati, ed esiste una chiara prova del fatto che le misure adottate sul fronte del mercato del lavoro stanno avendo un impatto significativo”. Tuttavia, “la situazione legata agli investimenti e industriale rimane depressa, anche se riteniamo che gli stimoli macroeconomici dovrebbero iniziare a mostrare i loro effetti presto”. (mt)