ROMA (WSI) – La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha passato una risoluzione chiedendo al presidente Barack Obama di aiutare l’Ucraina contro la Russia, fornendo all’esercito del paese non solo armi “difensive”, ma anche armi “offensive”.
La risoluzione è stata votata con un sostegno bipartisan ampio; 348 i voti favorevoli, 48 i contrari.
La misura, nello specifico, lancia un appello affinchè Obama dia il via libera per fornire all’Ucraina armi letali che permetterebbero al paese di difendere il proprio territorio dalla “continua e non provocata aggressione della Federazione russa”.
“Una politica come questa non dovrebbe essere di parte – ha detto Eliot Engel, deputato democrativo, principale sostenitore della risoluzione – Ed è per questo che oggi ci facciamo avanti, democratici e repubblicani, in quanto davvero americani, per dire che è il momento di dire basta alla situazione in Ucraina”. Anche perchè, la Russia del presidente Vladimir Putin è diventata “una chiara minaccia all’impegno americano di investire in un’Europa che sia intera, libera e in pace. Un’Europa i cui confini non vengano cambiati con la forza”.
Le conseguenze di una tale scelta potrebbero essere molto gravi, dal momento che alla fine di febbraio lo stesso vice ministro degli Esteri Sergey Ryabkov aveva avvertito che una eventuale decisione di Washington di rifornire l’Ucraina con munizioni e armi avrebbe fatto “esplodere l’intera situazione” nell’est del paese, costringendo Mosca a rispondere in “modo appropriato”.
La scelta è ora nelle mani di Obama, che starebbe aspettando, secondo il dipartimento di Stato Usa, di vedere se il secondo cessate il fuoco deciso con l’accordo di Minsk sarà rispettato, prima di ricorrere a qualsiasi aiuto a favore dell’Ucraina che si basi sull’invio di armi letali.
Qualcuno in America fa notare che, ironicamente, potrebbe essere proprio Hillary Clinton ad auspicare quello che secondo molti darebbe il via alla Terza Guerra Mondiale.
Come conferma il grafico allegato, l’Ucraina è infatti il principale donatore alla fondazione Clinton tra i paesi stranieri, con $10 milioni donati tra il 1999 e il 2014.
Per non parlare dell’influenza delle lobby e di quanti soldi i colossi della Difesa hanno utilizzato per finanziare partiti, candidati vari e in generale i politici.
L’altra tabella mette in risalto i contributi totali versati da Lockheed Martin, Northrop Grumman, Boeing, Raytheon, United Technolologies e altri big del mondo della difesa. [ARTICLEIMAGE] (Lna)