BRUXELLES (WSI) – I prestiti alle famiglie e alle imprese nell’area euro sono scesi in febbraio, ridimensionando le speranze di un incremento dopo tre anni di crisi.
Il miglioramento è troppio lieve per aspettarsi una ripresa rapida del credito, ma vanno almeno nella giusta direzione per poter vedere un ritorno alla crescita dell’economia.
I prestiti concessi al settore privato, riferisce la Bce, sono diminuiti dello 0,1% su anno dopo il calo dello 0,2% di gennaio (in questo caso la percentuale è stata rivista al ribasso).
In un sondaggio condotto da Reuters gli analisti si aspettavano in media un incremento dello 0,1%, che sarebbe stato il primo rialzo dopo tre anni di debolezza. L’ultimo incremento dell’attività creditizia è stato infatti registrato nel marzo del 2012.
A inizio settimana il presidente della Bce Mario Draghi ha fatto sapere che ora che i tassi di interessi sono più convenienti, la domanda delle aziende per un prestito presso le banche sta risalendo nel blocco a 19.
Gli investimenti in nuovi progetti sono sicuramente resi più convenienti dai tassi di interesse ai minimi storic.
A offrire un barlume di speranza sono i dati sulla massa monetaria, cresciuta dello 0,4% in febbraio.
In un segnale incoraggiante per la ripresa dell’attività, il flusso di credito alle aziende non finanziarie è cresciuto di 11 miliardi di euro. billion euros (8 billion pounds).
“Credito e massa monetaria forniscono un segnale di miglioramento delle prospettive per l’economia dell’area euro”, sottolinea l’economista di ING economist, Teunis Brosens nel commentare gli ultimi dati sull’aggregato M3, che misurano la presenza complessiva di moneta e di attività finanziarie nel sistema economico.
Fonte: Reuters
(DaC)