ATENE (WSI) – Il governo greco spera di trovare un accordo da ultima spiaggia con i creditori europei la settimana prossima, ma per l’opposizione i soldi potrebbero finire entro la Pasqua Ortodossa.
In un intervento televisivo il portavoce dell’opposizione Nuova Democrazia Kyriakos Mitsotakis ha avvertito che il paese potrebbe fare bancarotta prima del 10 aprile, data delle festività pasquali in Grecia.
Nikos Filis, portavoce del Parlamento per il partito al potere Syriza, ha rassicurato il popolo greco, sostenendo sempre durante una trasmissione di Mega Tv che “non ci sarà un evento creditizio”. Le pensioni e i salari per un valore stimato di 1,7 miliardi di euro, che devono essere pagati la prossima settimana, “non sono in pericolo”.
La prossima data importante da monitorare è lunedì 30 marzo, giorno in cui il governo dovrà aver presentato una lista completa di riforme che sono la condizione sine qua non per ottenere un nuovo round di prestiti nell’ambito del piano di salvataggio già acceso con i creditori internazionali della troika.
L’obiettivo è ottenere il più in fretta possibile finanziamenti esterni, che fanno parte dell’estensione di quattro mesi del piano di salvataggio garantita da Bce, Fmi e Commissione Ue in febbraio.
In aprile l’esecutivo dovrà sborsare il giorno 9 458 milioni di euro al Fondo Monetario Internazionali, dovrà restituire tra il giorno 14 e il 17 2,4 miliardi di euro in titoli di Stato. Senza considerare altre somme più basse da dare a settore privato e Bce.
Come stabilisce l’accordo stipulato a febbraio che ha concesso altri quattro mesi di tempo alla Grecia, estendendo il piano di aiuti, entro fine mese il governo dovrà fornire ulteriori dettagli sulla lista di riforme che poi deve essere approvata dall Troika, oltre che dal parlamento ellenico.
Ieri il premier Alexis Tsipras e il numero uno del fondo di Washington Christine Lagarde abbiano parlato al telefono per far avanzare i negoziati.
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Non tutti sono d’accordo sulle date oltre cui il paese farà default sull’enorme debito pubblico. Secondo i calcoli di Deutsche Bank le autorità di Atene non hanno abbastanza entrate tributarie (sono di oltre un miliardo sotto i target) per poter riuscire a ripagare la tranche del prestito concesso dal Fmi e che scade il 9 aprile.
Da parte sua il governo sostiene invece di aver già i soldi per restituire soldi al FMI e che prima del 20 conta di sbloccare bailout esistente con i creditori europei da 7,2 miliardi di euro se ricordo bene
Le banche costituiscono inoltre un altro problema molto serio, per via della fuga dei depositi in aumento. I correntisti greci hanno paura di vedere depauperati i risparmi di una vita e prelevano con intensità i loro soldi dalle filiali. Motivo per cui la Bce ieri ha alzato ancora limiti fondi di liquidità Ela.
(DaC)