TOKYO (WSI) – Ancora una volta il Giappone si trova sull’orlo della deflazione, malgrado il programma di allentamento monetario di maggiore portata al mondo. La banca centrale è impegnata a fare di tutto perché non accada.
Il collasso dei prezzi del petrolio unito alla debolezza della domanda hanno spinto al ribasso l’indice ‘core’ dei prezzi al consumo, che ha appena toccato lo 0%.
L’indice comprende la componente energetica ma esclude quella alimentare. Il calo di febbraio si conforna con il +0,2% registrato il mese precedente.
La banca centrale del Giappone sta comprando titoli da due anni, nell’ambito di un programma ultra accomodante che si prevede raddoppi la base monetaria della potenza asiatica, la terza maggiore economia al mondo.
In ottobre l’istituto guidato da Haruhiko Kuroda ha messo la quinta marcia, lanciando un “doppio bazooka” che ha aumentato l’ammontare di asset comprati a 80 mila miliardi di yen l’anno (617 miliardi di euro circa).
Lo stesso Kuroda ha riconosciuto che sicuramente il paese non riuscirà a mantenere la promessa fatta nell’aprile del 2013 di arrivare nel giro di due anni ad avere un’indice di inflazione del 2%.
(DaC)