ROMA (WSI) – Qualcuno la chiama ormai esuberanza irrazionale, dal momento che i fondamentali dell’economia cinese non avallano l’intensità e la velocità con cui gli investitori si stanno posizionando sul listino di Shanghai.
L’indice Shanghai Composite ha segnato infatti un nuovo record, ed è salito oltre +15% soltanto nel mese di marzo, ritracciando poi nella seduta odierna dai massimi intraday. LEGGI Cina, BNP: “Quello che accadrà in futuro rimane una grande incognita”
In termini di dollari, il mercato azionario cinese si è confermato il migliore al mondo, dopo il Venezuela, che si è piazzato al primo posto con un balzo +35,46%.
Seguono -dopo Venezuela e Shanghai – il Merval dell’Argentna +12,95%; l’indice di Laos +10,58%, e il Budapest Stock Exchange, con +7,77%; Tel Aviv segna un incremento +6,55%, bene anche il mercato nigeriano, con +5,07%.
Conclude positivamente il mese anche l’indice azionario dell’Ucraina, +4,42%, che fa meglio dell’indice della Borsa di Tokyo Nikkei 225 (+2,99%); il Dax, l’indice benchmark della Borsa di Francoforte, sale di appena +2,45%. (Lna)