LOSANNA (WSI) – Il negoziato estenuante sul programma nucleare iraniano è stato sospeso all’ultima sessione, nel cuore della notte.
Si sono sciolti molti nodi nelle trattative, riferiscono ai media gli insider, ma non si sono ancora decisi nemmeno i tempi del congelamento del programma uraniano.
Il blocco delle potenze mondiali del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (Cina, Russia, Francia, Regno Unito e Stati Uniti) più la Germania propone la riduzione a 6 mila centrifughe in cambio della fine delle sanzioni economiche.
Le divergenze rimangono. Le forze occidentali vogliono allentare gradualmente le punizioni economiche e rendere la decisione reversibile, mentre Teheran le vuole cancellate tutte e da subito.
Se venissero veramente cancellate, l’Iran riceverebbe una bella spinta e inonderebbe il mercato di barili di petrolio. Secondo le stime, Teheran potrebbe aumentare la sua capacità produttiva da 1,2 milioni di barili al giorno a 3,6 milioni.
L’Iran potrebbe finire per trasformarsi in un alleato prezioso per i grandi paesi produttori dell’Opec, che oggi puntano a deprimere i prezzi allo scopo di mettere in difficoltà i concorrenti del gas di scisto.
Tornando alla stretta attualità delle trattative, il ministro iraniano degli Esteri che “abbiamo ottenuto qualcosa”, ma nella mattina sono ancora al lavoro i tecnici per limare gli ultimi dettagli tra il blocco 5+1 e l’Iran.
Secondo il ministro russo degli Esteri Lavrov è stata raggiunta un’intesa verbale su tutti i temi chiave. Ma a livello diplomatico tutto non va così bene come Lavrov vuole fare credere. Anche perché altrimenti un accordo sarebbe stato trovato prima della scadenza della mezzanotte di ieri.
Laurent Fabius ha lasciato i negoziati di Losanna nella notte, dicendo che tornerà quando sarà più utile. Probabilmente il ministro francese è indispettito proprio dalle richieste iraniane.
(DaC)